Una delle colonne storiche del Calcio Catania negli anni ’80, l’ex attaccante Carlo Borghi ha anche vestito la maglia del Catanzaro in carriera. In vista del confronto tra le due compagini, la redazione di TuttoCalcioCatania.com ha avuto il piacere di sentirlo telefonicamente
Carlo, a Catania hai totalizzato oltre 150 presenze. A conferma di un legame speciale con la piazza…
“A Catania vinsi il campionato di C nel 1980 dopo l’esperienza al Grosseto, poi tornai per altri cinque anni. La maggior parte della mia carriera l’ho trascorsa in Sicilia. Mi spinsero a tornare il bellissimo ricordo del mio primo anno trionfale in rossoazzurro ed il Presidente Massimino che fece di tutto per riportarmi a Catania. Ero ad Ascoli, ma scesi di categoria molto volentieri. Lui aveva una grossa simpatia nei miei confronti, me l’ha dimostrata più di una volta e questo rappresentò un motivo in più per tornare. Al Presidente piacevano molto gli attaccanti, penso che fossi privilegiato nel rapporto con lui proprio per questo. Mi chiamava spesso. E’ nata questa simpatia reciproca mutata poi in affetto”.
Quali i momenti più e meno belli in rossoazzurro?
“Sicuramente la retrocessione in C fu un brutto momento, mentre rimane sempre tra i miei ricordi più belli la vittoria del campionato a cui feci riferimento prima. E poi cito il successo allo spareggio di Cosenza contro la Nocerina con gol mio e di Marini. Era uno spareggio per non retrocedere, momento brutto ma al tempo stesso bello perchè ci eravamo salvati”.
Hai indossato inoltre la casacca del Catanzaro, bei ricordi anche lì?
“A Catanzaro ho conosciuto per la prima volta la Serie A. Feci il primo anno molto bene. Nel secondo abbiamo raggiunto finora la migliore posizione di classifica della storia del club in A. Perdemmo una semifinale di Coppa Italia ai tempi supplementari con l’Inter. Abbiamo sfiorato la finalissima, sarebbe stata la ciliegina sulla torta. Annata eccezionale, fu un bel trampolino di lancio Catanzaro perchè poi mi trasferì al quotato Torino. Siamo stati eccezionali per essere una provinciale”.
Che te ne pare di questo avvio di campionato del Catania?
“Al di là della farsa dei ripescaggi, penso che quest’anno il Catania sia la favorita in assoluto. Lo ha dimostrato in questo scorcio di stagione. Sulla carta i rossoazzurri sono la migliore compagine del girone C. Anche lo scorso anno lo pensavo, ma non c’è mai stato il salto di qualità e non comprendo il motivo. Quest’anno invece mi sembra un Catania più quadrato. Sta ritrovando il fattore ‘Massimino’ che è sempre stato determinante ai piedi dell’Etna. Molte squadre di A e B non hanno il pubblico di Catania. Mi pare che sia anche tornata l’armonia tra tifosi, squadra e società. Ecco, l’importante è ricreare questo clima. Sicuramente la squadra è attrezzata. Eventualmente nel mercato di gennaio si può rimediare a qualche eventuale mancanza”.
Catania-Catanzaro, farai il tifo per una delle due?
“Non mi schiero su questa partita ma mi auguro di vedere entrambe le squadre al più presto possibile in Serie B. Al Catania come città e piazza la B sarebbe il minimo, per il Catanzaro invece un torneo più consono”.
Catania ko a Potenza, una battuta d’arresto che ci può stare?
“Vincere i campionati non è mai semplice. L’allenatore mi sembra quello giusto per un certo tipo di ambiente. Le battute d’arresto ci stanno. L’importante poi è la reazione. Il Catania ha risposto battendo il Siracusa, ci sono state critiche sul piano del gioco ma guardate che il livello è molto più basso rispetto a quando lo ricordo io. Il gioco è sensibilmente peggiorato. Parlo di Serie A e B, figuriamoci in C. Partite belle ne vedi pochissime nell’arco di una stagione”.
Calcio caos, ti aspetti che Gravina metta un pò di ordine?
“Se è poco non serve a niente, qui c’è da fare una rivoluzione perchè si è creato un caos incredibile. Mai successo nella storia del calcio qualcosa del genere. Le cose vanno cambiate totalmente, così non si può più andare avanti, abbiamo sfiorato il ridicolo. Adesso si parla di aumentare il numero di promozioni dirette dalla C, ma sono sempre tentativi di rimediare all’italiana ai casini creati prima. Giocare un campionato non sapendo se poi militerai in C o B, tante partite da recuperare in poco tempo… scandaloso. Il Catania è in grosso credito nei confronti della Federazione”.
Torniamo su Catania-Catanzaro, che partita ti aspetti?
“Se il pubblico aiuta la squadra come sta facendo, diventa determinante. Secondo me i giallorossi cercheranno di subire meno possibile, ma io prevedo un Catania all’attacco con voglia di vincere in una partita importante contro una diretta concorrente. Vale tanto questa gara. Mi aspetto un Catania che voglia dare seguito alla vittoria col Siracusa ed un Catanzaro un pò più sulla difensiva nell’arco dei 90′. Poi bisogna vedere cosa diranno gli episodi, potenzialmente in grado di cambiare l’inerzia del match”.
Si ringrazia Carlo Borghi per la gentile concessione dell’intervista.
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