CRISCITIELLO: “Governo vs Coni, scontro politico. Fabbricini peggio di Tavecchio, Abete e Carraro messi insieme”

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Michele Criscitiello

Tanti spunti interessati nel corso dell’editoriale realizzato da Michele Criscitiello, Direttore di tuttomercatoweb.com. Ne riportiamo un estratto riferito allo scontro tra Governo e Coni:

“La scorsa settimana è stata la settimana dello scontro. Politico ma anche di contenuti. Di sostanza. Da una parte il Presidente del Coni, Malagò, dall’altra il Ministro Giorgetti. Entrambi dicono cose giuste, entrambi sostengono versioni vere ma entrambi hanno in parte torto. Che lo scontro sia politico si vede lontano chilometri. Chi parla di idee o di progettualità mente. Il Governo vuole togliere potere al Coni, il Coni difende il potere che però negli anni è stato eccessivo e quando si eccede qualcuno si innervosisce“.

“E’ il caso della gestione Commissario FIGC, dove il Coni ha perso la partita più importante che ha voluto giocare e non doveva riguardare Malagò. Da qui i primi problemi per il numero 1 del Coni. Evidentemente credeva potesse essere più facile gestire il calcio, invece, si è reso conto che la patata bollente era già bruciata e Fabbricini è stato in grado, in pochi mesi, di fare peggio di Tavecchio, Abete e Carraro messi insieme in anni di governo del pallone italiano. Soldi buttati dalla finestra e campionati snaturati. Giorgetti vuole distribuire in maniera diversa i soldi allo sport italiano. Avrebbe ragione, in quanto i soldi partono dal Governo”.

“E’ anche vero che il Coni dovrebbe essere impegnato solo nella gestione dei Giochi ma sarebbe riduttivo non avere una guida per tutte le Federazioni. E tutte le Federazioni, tranne quella del calcio, sono con Malagò. Il suo potere all’interno del Coni non è mai stato in discussione. Questa guerra, però, rischia di lasciare morti e feriti sull’asfalto. Le piscine di Roma e Roma 2024 sono stati, oggettivamente, dei pessimi bigliettini da visita per lo sport italiano. Il Governo ora va oltre ma, forse, dovrebbe trovare una soluzione seduto al tavolo del Coni e non andare negli uffici del Coni a dare fuoco a tutto.

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