CATANZARO, il sindaco: “Daspo di Catania? Colpito anche chi con la violenza non c’entra nulla”

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Si continua a muovere la politica di Catanzaro dopo l’emissione di 37 Daspo da parte della Questura di Catania all’indirizzo dei tifosi giallorossi. Prende posizione anche il sindaco Sergio Abramo:

“Non si può colpire in maniera indiscriminata una tifoseria intera. La condanna di ogni forma di violenza dentro e fuori gli stadi è ferma, assoluta, ma la pesantezza della punizione comminata dalla Questura siciliana mi sembra ingiustificata e sproporzionata, perché se da un lato interessa alcuni tifosi che già avrebbero avuto specifici precedenti, dall’altro si concentra anche su sostenitori che hanno raggiunto Catania solo per assistere alla partita, padri di famiglia e professionisti spinti al di là dello Stretto per l’amore che nutrono nei confronti dei colori giallorossi. Persone arrivate a Catania con mezzi propri e che poi hanno solo seguito le indicazioni delle Autorità di sicurezza, che le ha fatte salire sugli autobus del trasporto pubblico locale”.

“Le misure punitive nei confronti di chi avrebbe danneggiato l’autobus e si sarebbe macchiato di altri gravi comportamenti sono del tutto condivisibili, ma mi sarei anche aspettato, nel pieno rispetto della Giustizia e nella totale fiducia che ripongo nelle Forze dell’Ordine, che ci si fermasse all’individuazione del responsabile senza generalizzazioni che non fanno altro che impedire l’accesso agli stadi a gente che con la violenza non c’entra nulla. E che macchiano l’immagine di una tifoseria e di un’intera città che si sono sempre distinte per civiltà e correttezza.

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