Il Catania fatica a metterla dentro e la difesa non sempre dà l’impressione di essere ben registrata. Questo dicono le ultime partite disputate. Qualche crepa nello scacchiere tattico di Andrea Sottil, acuita da un atteggiamento poco propositivo. In Basilicata, poi, l’approccio alla partita non è stato dei migliori. I rossoazzurri hanno riportato la prima sconfitta stagionale. Un fatto, questo, da non drammatizzare ma che, al tempo stesso, deve fare riflettere perchè non sono piaciute le modalità attraverso cui è maturato.
Ricollegandoci a quanto sopra riportato, l’attacco rossoazzurro è dotato di potenzialità notevoli con gente come Marotta e Curiale che fa normalmente la differenza in C. Entrambi hanno segnato 3 gol a testa in questo campionato e sono due animali d’area di rigore ma, per continuare a pungere, devono anche essere messi nelle condizioni di farlo. Al “Viviani” sono stati davvero pochi i cross in mezzo e, peraltro, abbastanza imprecisi. E’ andata un pò meglio penetrando per vie centrali ma rivelandosi poca cosa la produzione del gioco offensivo rispetto al potenziale di cui il Catania dispone.
3-5-2, 3-4-1-2, 4-3-3, 4-2-3-1 e 4-3-1-2 sono i moduli più di frequente adottati con in testa l’idea di Sottil di trarre profitto dalla duttilità dei suoi uomini. Cambiare pelle quando la situazione lo richiede rappresenta una valida soluzione ma, ancora, manca la necessaria continuità sul piano del gioco. Il tempo passa e le reti al passivo aumentano: 8 dopo 7 giornate e, quindi, più di un gol subito a partita. A Potenza, sugli sviluppi di calci piazzati, dopo Pagani si è verificata la seconda disattenzione. Ancora più grave, questa, avendo lasciato libero di saltare il “nanetto” Guaita.
Distrazione fatale perchè arrivata proprio nel momento in cui il Catania stava riorganizzandosi premendo sull’acceleratore alla ricerca del 2-2. Questione di interpretazione, equilibrio e mentalità, concetti chiave che, evidentemente, la squadra di Sottil non ha ancora acquisito con pienezza. E’ un periodo in cui, peraltro, il pallone non vuole saperne di entrare: seconda gara consecutiva con zero reti all’attivo. L’obiettivo dichiarato è la vittoria del campionato ma c’è ancora tanto da fare per il raggiungimento di tale scopo. Testa bassa e pedalare, senza cercare alibi e ritrovando lo spirito giusto.
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La Società non cerchi nessun Alibi e Rispetti i Tifosi quando di fanno certe Dichiarazioni. Una Squadra attrezzata come Dice Lo Monaco non può andare a Potenza e Sciorinare una Prestazione Scandalosa e Mortificante. Non cerchiamo Scuse ed altro. Siete Tutti Responsabili. Questa Squadra manca di Tre Pedine Fondamentali, quali gli Esterni di Centrocampo, e un Vice Lodi. Una Difesa che con Oggi ha incassato le Fotocopie di Reti come era successo a Pagani. I Campionati non si Vincono con i Nomi credendo di mettere paura agli avvertimenti. Se non si hanno gli Attributi che vadano Via da Catania
Curiale non può Sacrificarsi per 90 Minuti facendo anche il Centrocampista, una Punta deve essere messa in Condizioni di Segnare. Non arrivano palloni dalle Fasce, e in questa Maniera togliamo a Marotta tantissime Energie. Non si può Mortificare una Città come è successo ieri a Potenza. Squadra senza Attributi, senza Cuore, Determinazione, in Balia Totale degli Avversari. Il Potenza ieri sembrava il Real Madrid. Finiamola con i Nomi, in serie C non si Vince se non ti cali nella Giusta Dimensione lottando su ogni pallone, non si vince con i Nomi e con la Classe. Se ogni calciatore del Catania prima di affrontare le partite pensa ai Quindicimila del Massimino e di quella che è la Passione non Esisterebbe assistere a prestazioni Vergognose come quella di Potenza. Un gol lo puoi subire, ma non Reagire è Indice di Debolezza di Carattere e Determinazione.Voglio Augurarmi da Tifoso che la Partita di Potenza sia stata solo un Incidente di percorso, e Trovare sin da Subito quella Compattezza e quello Spirito Battagliero che ci possa portare ad Essere una Squadra con Tutti gli Attributi. Sono Convinto che a Gennaio bisogna Tornare sul Mercato.
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