Il Catania torna fortificato da Castellammare di Stabia. Perdere sarebbe stato un delitto, con le Vespe che avrebbero spiccato il volo lasciando l’Elefante a -8. I rossoazzurri, invece, hanno tenuto bene il campo e giocato con personalità su un campo difficile. La Juve Stabia, oltretutto, attraversava un ottimo momento di forma macinando gioco e punti. Non era semplice giocare in un clima incandescente sugli spalti. I tifosi stabiesi hanno risposto prontamente all’appello, gremendo l’impianto sportivo campano. Serviva soprattutto tirare fuori una prestazione di carattere. Il Catania, in questo senso, ha fornito valide risposte. Squadra equilibrata, compatta e corta tra i reparti, atteggiamento aggressivo, difesa intenta a concedere poco ai padroni di casa che, a parte i due legni colpiti direttamente da calcio di punizione ed un grande intervento di Pisseri, non hanno creato più di tanto.
Sprazzi di buon calcio per il Catania che ha saputo interpretare bene le due fasi, ma si può e deve migliorare ancora nello sviluppo della manovra ed è mancato qualcosa nell’ultimo passaggio. Soprattutto nel primo tempo la formazione di Sottil avrebbe dovuto sfruttare decisamente meglio alcune occasioni. Monumentale quella di Marotta al 14′, a tu per tu con Branduani. Ma anche un paio di circostanze con Barisic troppo macchinoso. La squadra è arrivata al cross con una certa frequenza, occorreva tuttavia maggiore intensità e convinzione, essere più precisi, cattivi e letali negli ultimi metri. Nel primo tempo funzionava il pressing alto sul portatore di palla e la Juve Stabia faticava in uscita.
Dopo l’intervallo, le Vespe hanno adottato le giuste contromisure muovendosi con pericolosità tra le linee con un 4-3-3 mutato in 4-3-1-2 ed un Catania abbassatosi un pò troppo. Formazione di Caserta più propositiva nella ripresa anche se, a conti fatti, Pisseri non ha corso molti rischi. Ne è venuto fuori un pareggio che rispecchia, sostanzialmente, l’andamento della gara con il 4-2-3-1 (variabile in 4-3-3) che pare il sistema di gioco più consono alle caratteristiche di questo Catania. Lieta sorpresa il classe ’97 Vassallo, smanioso di ritagliarsi spazio e sgusciante nelle corsie laterali. Adesso un’altra settimana di lavoro standard attende la comitiva rossoazzurra. Significa che aumentano la quantità e qualità degli allenamenti, Sottil avrà la possibilità di recuperare altri giocatori. Segnali di normalità dopo mesi di anomalie e tour de force massacranti.
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Da Salvare in questa partita la Prestazione e la Reazione della Squadra dopo gli ultimi Risultati negativi. Purtroppo Diciamolo chiaro e non ci prendiamo in Giro, se Diciamo che questa squadra è stata Costruita Male, e non certamente come afferma la Società. Si Nota da lontano da un Miglio che mancano Due Esterni di Spessore che sappiano saltare L’uomo e mettere in Condizioni gli Attaccanti di avere la possibilità di andare in Rete. Non si può pensare di Affidare a Due Giovani come Manbeh, e Baray. Mancano due Centrocampisti di Grande Qualità e Quantità. Purtroppo abbiano dei Limiti e ancora una Volta ieri a Castellammare di Stabia si sono Evidenziati. Oltre non possiamo dare con questi Elementi. Non Basta la prova D’orgoglio di ieri. Ci Manca qualcosa per farci Emergere in questa Categoria. Ci sono Giocatori che non sono Adatti al clima di questo Campionato. Occorre Gente Temprata, gente che ha Carattere ,che lotta, e che ha la Giocata Determinante quando bisogna cambiare il Volto di una Partita. Per Concludere Voglio Augurarmi che la Società faccio uno Sforzo Economico per Rafforzare questa Squadra che con Un paio di Interventi Mirati potrà Fare il Volo in questo Campionato e Approdare in Serie B.
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