CASERTA (all. Juve Stabia): “Nella ripresa abbiamo dominato. Catania in crescita. Tifosi, ricordatemi anche per avere sudato la maglia…”

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Fabio Caserta

Qualche rammarico per Fabio Caserta. L’allenatore della Juve Stabia avrebbe preferito battere il Catania ma così non è stato. Al triplice fischio deve accontentarsi di un pareggio. Caserta rilascia alcune dichiarazioni ai microfoni di Ultima Sport. Ecco quanto riportato dalla nostra redazione:

Un pò di rammarico c’è. Primo tempo abbastanza equilibrato. Loro hanno creato un’occasione importante su un errore nostro. Nella ripresa invece abbiamo dominato, non ricordo palle-gol del Catania e forse ci manca qualche rigore. Però sono contentissimo della prestazione, abbiamo dimostrato di potercela giocare anche con un Catania costruito per vincere il campionato. Nel primo tempo facevamo fatica sugli esterni, il Catania è stato bravo a prenderci alti e non ci consentiva di impostare. Nella ripresa invece è cambiata qualcosa con il 4-3-1-2, non lo abbiamo provato in passato eppure ho ricevuto risposte confortanti dai ragazzi. Delle gare precedentemente disputate dal Catania, secondo me questa è stata la migliore”.

“Per me il calcio è divertimento e mettere in pratica quello che provi durante la settimana, ovviamente sei ancora più contento se sul campo riesci a centrare gli obiettivi. Noi siamo partiti in difficoltà per problemi societari. Poi fortunatamente il Presidente e altri soci hanno sistemato tutto. L’intento iniziale era quello di fare un campionato importante e lo stiamo facendo, ma sappiamo che la strada è ancora lunga“.  

“Io a Catania sono stato benissimo, ancora a distanza di anni i tifosi non hanno capito cosa è accaduto quando mi trasferì al Palermo. A volte bisogna metterci anche una pietra sopra. Io ho sudato sempre la maglia, mi piacerebbe essere ricordato per questo e non da traditore. Ovviamente non posso obbligare la gente a cambiare idea. Se ho fatto una carriera discreta da calciatore è anche grazie ad Armando Pantanelli e Davide Baiocco, ci tengo a sottolinearlo. Loro erano calciatori veri, io arrivavo dalla C e mi hanno aiutato tantissimo”.

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