Cristiana Capotondi, neo vice Presidente della Lega Pro, svela le strategie da portare avanti per il futuro della categoria al Corriere dello Sport:
“Intanto abbassare l’età media delle rose. Poi puntare sulla formazione dei calciatori: quando avranno smesso di giocare, in pochi avranno la capacità di mantenersi grazie ai guadagni sportivi, gli altri, il 95%, dovranno stare sul mercato e reinserirsi. I laureati si contano sulle dita di una mano, molti non concludono il ciclo dell’obbligo scolastico. Serve un nuovo rapporto con la scuola, con il Miur stiamo ragionando sul problema dell’assenteismo: tra ritiri e partite, gli atleti saltano tanti giorni di scuola. Pensiamo a dei moduli formativi. C’è anche un aspetto psicologico ed emotivo, la gestione del ‘dopo’: se un ragazzo sa di poter investire quella emotività in un nuovo spazio vitale, sarà una persona più felice”.
“Vogliamo introdurre anche un apprendistato tra i 16 e i 21 anni, così ci si può già concentrare su una futura attività lavorativa. Credo che uno sportivo istruito sia un valore aggiunto per la sua squadra. Seconde squadre? Dal punto di vista economico, averle libera risorse in più dalla Legge Melandri per le altre squadre. Dopo la Juve aspettiamo le altre società a braccia aperte. Dal punto di vista della comunicazione, ci aiuterà a raccontare meglio il progetto Lega Pro. E poi c’è un richiamo forte per gli investitori”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***