Nel corso della conferenza stampa di presentazione delle divise ufficiali di rappresentanza a Torre del Grifo, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco parla del campionato di Serie C, di giustizia sportiva e del prossimo avversario, la Paganese. Ecco quanto evidenziato da ‘TuttoCalcioCatania.com’:
“Sette promozioni dalla Serie C alla B? Deve trascorrere il tempo fisiologico dei cambiamenti, non come ha fatto la Lega B. Il cambio deve avvenir seguendo l’iter previsto dalla legge. Io penso che si ripartirà con i dovuti cambiamenti nella prossima stagione. Si parla di A e B a 20 squadre, di una C a 40 con l’inserimento del semiprofessionismo. Un sistema più fruibile da parte di tutti. Restiamo alla finestra per capire quello che sarà dopo il 22 ottobre. Il nuovo presidente federale ci dirà”.
“Ad oggi pensiamo a questo campionato di Serie C mirando alla B attraverso il campo. Perdiamo solo energie nervose parlando ancora di quanto successo in estate. Sono cose che vanno cambiate radicalmente. La legittimità dell’eleggibilità di Claudio Lotito in quota Lega A dopo la pronuncia del Collegio di Garanzia che asseriva il contrario ci fa rendere conto di come funzioni la giustizia sportiva. Ma questi sono discorsi che interessano poco”
“La Paganese? Al di là dei problemi che sta incontrando bisogna dire bravo al presidente azzurrostellato che fa calcio in una realtà con pochissimi spettatori. Il club si mantiene da tanti anni tra i professionisti con le risorse del presidente che, alla fine, gli obiettivi li ha sempre raggiunti. Sono squadre che giocando in casa hanno una carica nervosa diversa. Dobbiamo aspettarci che chiunque giochi contro di noi ricerchi la partita della vita. Al di là del risultato finale, giocando senza nulla da perdere come fossimo la Juve. Ma lo faranno tutti. Mi auguro che noi saremo la Juventus della situazione”.
“La Serie C è il solito campionato dove 3-4 squadre sono attrezzate per la vittoria finale. Nel girone C penso a Casertana, Juve Stabia, Trapani (che contro di noi ha dimostrato di avere una buona impalcatura di gioco) ed al Catanzaro stesso, nonostante una partenza un pò così. E poi ci sono le mine vaganti come Potenza, Sicula Leonzio e Siracusa, giocando su campi dove ogni partita va affrontata come fosse l’ultima”.
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