Tema ripescaggi, prende la parola il Presidente del Collegio di Garanzia dello Sport Franco Frattini, intervenuto ai microfoni di gianlucadimarzio.com:
“Quello che avevo preannunciato, si è puntualmente verificato. Ma non perché io sia un profeta, bensì perché le regole del diritto sono chiare e categoriche. Se io lo scorso 7 settembre, all’inizio dei campionati dunque, avessi agito da solo avrei risolto la questione in altro modo, invece nella logica di un Collegio si deve ovviamente seguire la maggioranza. Ma era fin troppo chiaro che perlomeno un principio di affidamento doveva essere riconosciuto alle società ricorrenti: cioè, mi scusi, a queste società fanno espletare tutti gli adempimenti necessari poi, ad un certo punto, dicono loro… ‘No, abbiamo scherzato: il ripescaggio non c’è più’. Situazione stante è stata ben presa in considerazione dal Tribunale Amministrativo Regionale sia pure con un’ordinanza appellabile dinanzi al Consiglio di Stato. E, poiché la questione è estremamente complessa e delicata, credo che il presidente Gravina sia stato molto saggio nel decidere di riunire il Consiglio Federale”.
“Io, da esterno, dico che Gravina ha fatto benissimo a dare acquiescenza al provvedimento del TAR. Riguardo al fatto che la Serie B abbia deciso egualmente di scendere in campo essa ha il pieno diritto di poterlo fare dal momento che la pronuncia del TAR non è una sentenza passata in giudicato bensì un provvedimento cautelare, oltretutto impugnabile. La conclusione di tutto questo, infatti, è che se si fosse fatto come ritenevo il 7 settembre, oggi tutte queste problematiche non ci sarebbero. La valutazione che il Consiglio Federale dovrà fare verterà essenzialmente su un interrogativo, ‘è tecnicamente possibile, arrivati a questo punto, ripristinare il format a 22 anche giocando ogni tre giorni?’. Ma capisce che, in ogni caso, qualsiasi risposta si voglia dare emergerebbero azioni risarcitorie”.
“Graduatoria ripescaggi? Io sinceramente non l’ho vista e la questione per il Collegio di Garanzia, a quel punto, non era nemmeno rilevante dal momento che la materia del contendere su eventuali ripescaggi era cessata, avendo statuito che la Serie B fosse a 19 squadre. Vi erano i criteri di maggio 2018, in base ai quali Catania e Novara non erano considerate ripescabili, ma essendo stati impugnati con successo davanti al TFN (Tribunale Federale Nazionale) e alla CAF (Corte Federale d’Appello), quelli stessi erano stati di fatto annullati. E questo è chiaramente un altro problema rilevante, il Consiglio Federale non ha più una delibera relativa ai criteri immediatamente applicabile”.
“Quindi le strade sono due qualora si decida per il ripristino del format a 22, ovviamente: o approntano nuovi criteri ergo una nuova graduatoria dei ripescaggi oppure si apre un altro contenzioso, quale delle cinque ha diritto? E, per relationem, quanti sono i posti disponibili? Perché, discorso a parte, la Virtus Entella – allo stato attuale – è di diritto riammissibile, anzi al momento deve proprio essere riammessa, dal momento che vanta una sentenza favorevole del Collegio di Garanzia, la quale – malgrado l’impugnazione della FIGC – non è sospesa né annullata ma semplicemente in attesa di una pronuncia del TAR. Quindi sarebbe 22 più l’Entella o 22 con l’Entella e due soli posti per i ripescaggi? E’ chiaro che ormai la situazione è estremamente ingarbugliata. Noi il 7 settembre avremmo deciso non solo il ripristino del format, ma anche quali squadre avrebbero avuto il diritto di essere ripescate”.
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