E’ cresciuto nel settore giovanile del Catania mettendosi in evidenza insieme a ragazzi promettenti come Andrea Di Grazia, catanese come lui. Fabrizio Scapellato, classe 1996, adesso milita in Serie D nell’Acireale. Per due anni ha fatto parte della rosa della Vibonese, avversaria proprio dei rossoazzurri sabato. Scapellato è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com rilasciando alcune dichiarazioni:
Fabrizio, innanzitutto coma va il presente?
“Purtroppo non benissimo perchè faccio ancora i conti con problemi al ginocchio. Mi ero rotto il crociato a dicembre, mi sono operato a gennaio ma qualcosa è andato storto e molto probabilmente dovrò operarmi di nuovo per capire bene il problema. Dovevo essere già in campo ma quest’agonia, purtroppo, continua”.
Hai vestito le casacche di Catania e Vibonese, con quali emozioni?
“Il Catania è sempre il Catania. Vestire la maglia del Catania, anche se parliamo di giovanili, è un’emozione indescrivibile per un catanese. Emozionante per me è stato, inoltre, il fatto di essere partito dalla panchina in un paio di occasioni in Serie B. Continuo ad essere in contatto con i ragazzi della Primavera rossoazzurra di allora. Vedi Rossetti, Sessa, Di Grazia. Con quest’ultimo siamo amici molto stretti. Lo conosco dai tempi dell’asilo, poi ci siamo ritrovati al Catania e ovviamente il rapporto si è rafforzato, siamo abbastanza amici. Mi dispiace tanto per la situazione che coinvolge Andrea. La Vibonese invece mi ha dato la possibilità di giocare anche tra i professionisti. Lì ho conosciuto persone splendide come il D.G. Beccaria ed il Presidente Caffo. Ho solo bei ricordi di entrambe le piazze”.
C’è qualche rammarico per non avere proseguito la carriera in rossoazzurro?
“Si dice che sarei dovuto rimanere a Catania, poi al termine della famosa stagione in B (2014-15, ndr) la nuova dirigenza decise di svincolarmi. Il rammarico c’è per essere andato via ovviamente. Magari se non ci fosse stato un cambio dirigenziale sarei rimasto almeno per un altro anno e mi avrebbero mandato in prestito. Purtroppo è andata così”.
Quanto può essere difficile per il Catania giocare tantissime partite da qui a novembre?
“Chi gioca a calcio sa bene cosa significhi avere la pressione di affrontare squadre che hanno già acquisito condizione e punti. Giocare ogni tre giorni non aiuta. Non è una bella situazione. Il calcio italiano ha fatto una figuraccia ed il Catania è stato sicuramente danneggiato. Non lo dico perchè sono catanese ma è fin troppo evidente. La squadra doveva essere ripescata in B, non si possono inventare i format dall’oggi al domani”.
Quale formazione è la più attrezzata per impensierire il Catania nella lotta al vertice?
“Secondo me il Trapani sarà la principale rivale. Ci sono anche altre buone squadre. E’ importante che i rossoazzurri facciano punti in questi due mesi di partite continue. Si falsa il campionato giocando con questa frequenza, però secondo me il Catania può farcela. Lo spero. Se, come dicono, verranno effettuate 7 promozioni dalla C alla B sarebbe più semplice naturalmente”.
Vibonese neo promossa in C, con quali prospettive secondo te?
“Io conosco molto bene la società. In D ma anche in C esiste poca gente affidabile come Caffo e Beccaria. Persone per bene, con certi valori, competenti. Secondo me possono arrivare tranquillamente anche ai Play Off. La Vibonese potrebbe rivelarsi una sorpresa nel girone C”.
Catania-Vibonese, per chi farai il tifo?
“La Vibonese giocherà su un campo difficile, se perde ci può stare visto che lotta per obiettivi diversi da quelli del Catania. Faccio il tifo sia per i calabresi che per il Catania. Il pareggio sarebbe un risultato ottimo per la Vibonese ma si farebbe un danno al Catania, quindi preferisco non sbilanciarmi ma auguro il meglio ad entrambe le squadre per il prosieguo della stagione”.
Si ringrazia Fabrizio Scapellato per la gentile concessione dell’intervista.
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