CURIALE: “Quest’anno siamo più equilibrati. Trapani, se segno non esulto. Serie A con il Catania il mio sogno. Casertana non in corsa per la vetta”

0
278
Davis Curiale

L’attaccante del Catania Davis Curiale interviene nel consueto ‘Face to Face’ di Ultima Sport. Ecco di seguito evidenziate le parole più significative del ragazzo:

“Eravamo già con la testa in Serie B, non è stato facile digerire la notizia del mancato ripescaggio ma abbiamo trasformato la rabbia in energia positiva da riversare sul campo. A Caserta è stata la mia seconda gara da titolare in campionato. E’ un bene che gli attaccanti si sblocchino. Ci tenevo tanto a ritrovare la via del gol. Sta mancando ancora la rete di Marotta per il lavoro sporco che fa, ma si sbloccherà anche lui. Comunque buon risultato su un campo difficile, anche se è un peccato. Eravamo schierati male sull’1-1, purtroppo la palla è andata a finire là con tre attaccanti rossoblu ed il solo Baraye a presidiare. Il ko sarebbe stato ancora più difficile da digerire, è stato importante non perdere”. 

“Cosa dico ai tifosi? Di stare tranquilli e sostenerci. Abbiamo vissuto mesi difficili, non è stato facile ripartire ma lo abbiamo fatto con il piede giusto. Siamo andati molto vicini alla terza vittoria su tre, capiteranno i momenti di difficoltà ma sono sicuro che quest’anno conquisteremo quel che avremmo meritato in estate. Se sono scaramantico? Sì, ho un bel pò di riti che non posso svelare. Le partite le preparo innanzitutto mentalmente, sono abbastanza tranquillo comunque. Riesco a ridere e scherzare, poi in campo mi trasformo. Non avverto le pressioni della gara, mi isolo. Il calcio è il nostro lavoro ma è la passione che deve alimentarti. Sono fissato con questo sport da piccolo, quando distruggevo tutti i mobili di casa”.

“Negli ultimi anni il calcio tedesco ha superato il calcio italiano, anche per i problemi riscontrati di recente. La Serie A fino a 7-8 anni fa era il campionato più bello al mondo. Speriamo che le cose si sistemino facendo un pò di piazza pulita, tornando a quei tempi. Il Fortuna Colonia? Era una società importante e sta tornando ad esserlo. Quando facevo parte del settore giovanile militava in B. Mi ha fatto crescere molto quell’esperienza. Andai via e lo feci a malincuore perchè ho lasciato tanti amici e segnai un bel bottino di reti. La mia esperienza a Trapani? E’ una città bellissima, con la famiglia ci siamo trovati bene e le mie origini sono proprio del posto. Ho avuto poca fortuna a livello calcistico, potevo fare di più. Non mi sono trovato a mio agio con un allenatore ma Trapani fa parte della mia vita, un giorno tornerò a vivere lì”.

“Marotta? In campo abbiamo battibeccato nella semifinale Play Off, però c’era grande stima reciproca. Quando ci siamo ritrovati abbiamo subito fatto pace e creato un bellissimo rapporto. Secondo me in questa categoria possediamo un grande potenziale, giocando insieme potremmo essere determinanti. Cosa significa Catania per me? Tanto perchè è la società che mi ha dato la grande opportunità di giocare dopo due anni bui. Il Catania ha creduto in me, sono rinato come giocatore ed ho prolungato la scadenza del contratto al 2021. Voglio riportare la squadra in Serie A. E’ il mio sogno”.

“Gli allenatori a cui sono rimasto più legato? Mister Pergolizzi nella Primavera mi ha fatto esplodere e ancora oggi lo sento. A livello professionale Stellone mi ha dato tanto. E’ un allenatore molto preparato e farà una grande carriera. Cambio di mentalità con Sottil? Lo vedremo più avanti. Sicuramente ha una mentalità vincente, lo dimostrano anche le amichevoli e le gare di Coppa Italia. Finora non abbiamo mai perso ed è una mentalità che mi piace perchè io voglio vincere sempre. Differenze rispetto alla passata stagione? Quest’anno forse a livello caratteriale abbiamo qualcosa in più. Siamo più cattivi e concreti, convinti ed equilibrati“. 

“Frosinone? Mio figlio è nato lì, ci sentivamo a casa con la mia famiglia. Venivo dal momento triste di Grosseto. A Frosinone sono esploso, feci l’errore di andare via a gennaio nonostante avessi fatto 9 gol. E’ stato il mio rammarico, sicuramente avrei partecipato alla Serie A l’anno dopo. Grosso rammarico che mi porto dietro. Le mie prestazioni hanno influito anche per questo a Trapani. Catania è il mio ultimo treno e spero di arrivare in quella categoria che tutti noi sogniamo da piccoli. Tripletta al Trapani? L’unica della carriera la feci proprio indossando la maglia del Frosinone”.

“La mia famiglia è molto importante. Soprattutto da quando è morto mio padre. Mia sorella e mia madre sono molto significativi per me. La madre è prima tifosa ma anche molto critica nei miei confronti, trova sempre il pelo nell’uovo spronandomi a fare meglio. Mio figlio? L’amore della mia vita. La gioia più grande la sua nascita. Bellissimo, emozionante, non si può descrivere. Mi ha fatto maturare come uomo, prima facevo un pò di cavolate. Sono molto più responsabile adesso. Non gli piace il calcio esattamente come desidero, però c’è ancora tempo. Il calcio sicuramente mi stanca molto ma quando arrivo a casa gioco con lui che mi fa dimenticare la stanchezza calcistica. Se ho qualche hobby? Mi piace giocare a carta, mi piace stare a casa, sul divano, guardare la tv. Le emozioni più grandi vissute da calciatore? A Frosinone, inoltre a 18-19 anni ho fatto le mie prime panchine in Serie A ed una panchina a Istanbul in Uefa“. 

“Il pubblico del ‘Massimino’ dà sempre qualcosa in più. Tantissimi calciatori vorrebbero giocare in un palcoscenico come il nostro. Col Trapani speriamo di dare una grande risposta contro un avversario importante continuando la nostra cavalcata. Se dovessi segnare non esulterei per rispetto della mia città di origine. Trapani e Juve Stabia? Secondo me saranno le principali rivali per il raggiungimento della vetta. La Casertana non la vedo tra le prime, forse potrebbe inserirsi il Catanzaro. Penso che servirebbero 75 punti per vincere il campionato se la Viterbese restasse nel nostro girone”.  

“Il segreto per vincere in C? Sta in chi gioca meno che deve tenere botta, farsi trovare pronto quando viene chiamato in causa. Undici giocatori non vincono il campionato. I più burloni del gruppo? Il più casinista è Marotta, Ciancio ha sempre la battuta pronta, Aya rompe sempre le scatole. Per il resto sono tutti dei bravi ragazzi. Il più introverso? Baraye è un ragazzo solitario, sta per i fatti suoi. Anche Vassallo. Quali calciatori ho avuto modo di apprezzare da piccolo? Ronaldo all’Inter, Del Piero, Trezeguet. Mi hanno sempre appassionato. Le punte più forti con cui ho giocato in coppia? Cito i nomi di Lapadula, Dionisi, Ciofani, Godeas. Adesso dico Marotta anche se abbiamo giocato per la prima volta insieme, siamo due attaccanti diversi che si sacrificano molto per la squadra.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***