La graduatoria c’è, ma non è stata resa pubblica per i troppi ricorsi che si intervallano. Senza ricorsi avremmo già saputo le tre squadre ripescate, ma con tutti questi ricorsi la teniamo nel cassetto per non generare aspettative, delusioni e polemiche. Adesso non possiamo rivelare l’ordine, anche perché Novara e Catania sono state riconsiderate dalla sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che poi è stata impugnata”. Parole risalenti alla fine di agosto, recanti la firma di Roberto Fabbricini, Commissario Straordinario della Figc, nel giorno in cui ricevette la cittadinanza onoraria di Bevagna.
Rispolverarle è utile a commento di una delle motivazioni “strane” del Tribunale Federale Nazionale, secondo cui formalmente la graduatoria per la pubblicazione dei ripescaggi non esiste e, quindi, verrebbe a mancare il reale interesse dei club di chiedere di essere ripescati in Serie B (???). Intanto però due milioni di euro sono stati versati, proprio per la partecipazione al bando dei ripescaggi ufficializzata dallo stesso Fabbricini (!!!). Inoltre il TFN è lo stesso organo che diede originariamente ragione a Novara e Catania in ottica ripescaggio, prima che le altre società interessate si opponessero. Adesso, improvvisamente, il ripescaggio è contro natura? Materiale sufficiente, questo, per ribadire la perdita di credibilità della giustizia sportiva.
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