Massimo Proietti, avvocato della Ternana, commenta a tuttoc.com la scelta del Tribunale Nazionale Federali che ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi sui ripescaggi in cadetteria:
“Una sentenza negativa me l’aspettavo. Quello che mi sorprende è la motivazione: ancora una volta ci troviamo dinanzi a una motivazione fantasiosa: viene dichiarata la carenza di interesse per una mancanza di graduatoria. Questo è un argomento totalmente nuovo, un problema mai posto nemmeno dal Collegio di Garanzia. E, soprattutto, è in contrasto con la logica perché la graduatoria non è stata mai fornita dal commissario Fabbricini. Proprio lo stesso commissario che ha consentito alla FIGC di accettare e trattenere le somme per la domande di ripescaggio, garantendo il 3 agosto che ci sarebbero stati proprio gli stessi ripescaggi”.
“Ragione o torto? È il problema di quest’estate giudiziaria-calcistica: nessuno ha mai voluto prendere una decisione. Mi pare che siamo al paradosso: nessuno si assume la responsabilità su un argomento così delicato. Procederemo con il ricorso alla Corte Federale perché il percorso sportivo va completato: andremo di nuovo prima alla CAF e poi ancora una volta al Collegio di Garanzia del CONI. A meno che non intervenga la politica: l’articolo 41 del decreto Salvini afferma che per tali decisioni le competenze diverrebbero del TAR. Ma anche in questo caso, resterà da capire se questo riguarderà anche i processi pendenti o meno, e quindi anche i nostri”.
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