Lunedì si aprirà una nuova settimana. Quella che, si spera, possa davvero attribuire valore veritiero al format del campionato cadetto. Sancendo, una volta per tutte, anche e soprattutto il destino delle squadre le cui speranze di ripescaggio sono ancora appese ad un filo. Catania, Ternana, Robur Siena, Pro Vercelli e Novara non hanno intenzione alcuna di mollare la presa. Lo stesso dicasi per la Virtus Entella, al momento riammessa in B ma solo sulla carta.
C’è una battaglia da continuare a portare avanti per difendere i propri diritti, tutelare un interesse che poi è quello di tutti: basato, cioè, sul rispetto di leggi e norme. Norme che in questi lunghi mesi di attesa sono state calpestate a detta anche di molti avvocati e addetti ai lavori. Da più parti si parla specificatamente di obbrobrio giuridico. Stravolgere i regolamenti dall’oggi al domani, il TAR che smentisce se stesso, lunghi rinvii per decidere di non decidere, prolungati silenzi e chi più ne ha più ne metta.
Situazioni che hanno determinato il caos. Settimana prossima il calendario degli appuntamenti legali propone la data del 26 settembre, quella in cui il TAR del Lazio presieduto ancora una volta da Germana Panzironi, si riunirà collegialmente dopo essersi smentito. Successivamente si procederà con il 28 settembre, passando da Tribunale Federale Nazionale e Collegio di Garanzia dello Sport, a seconda di cosa deciderà il tribunale amministrativo regionale.
Passaggi decisivi per mettere la parola fine a questa vicenda e portare la B a 19, 20, 22, 24, 25 o addirittura 26 squadre (se consideriamo anche il timido tentativo dell’Avellino che chiede la riammissione, ndr)? Oppure la telenovela si svilupperà con ulteriori puntate e perdite di tempo inutili? L’auspicio è che prevalga il buon senso e, soprattutto, si possa finalmente tornare a parlare di calcio giocato.
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