BALATA: specializzato in giustizia sportiva e Cavaliere della Repubblica, le tappe che lo hanno portato alla Lega B

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Mauro Balata

Conosciamo meglio il Presidente della Lega B Mauro Balata, al centro di numerose polemiche. Giusto per analizzare il percorso che lo ha portato fin qui.

Innanzitutto è bene specificare che vanta un curriculum professionale e sportivo assai rilevante. Custodisce gelosamente il ricordo della prestigiosa onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (il più alto degli ordini della stessa) conferitagli dal Presidente Napolitano nel 2014 su proposta della presidenza del Consiglio dei ministri. Ennesimo riconoscimento per lui, sardo che ormai da tempo vive a Roma dove ha fondato uno studio avviatissimo. Ricopre ruoli importanti nei vertici della Federcalcio, ha seguito tutte le più importanti vicende che hanno inquinato il pallone in passato e ricevendo la Stella al merito Coni nel 2012.

Dopo la laurea in Giurisprudenza a Sassari, nel ’90 partecipò al bando per essere nominato membro della Procura Federale. “Mi sono ritrovato catapultato in una nuova realtà, ho studiato per specializzarmi in giustizia sportiva, con grandi sacrifici – disse – Carlo Porceddu e Stefano Palazzi sono stati i miei grandi riferimenti. La mia funzione è un po’ quella del Pm nella giustizia ordinaria, avendo sostenuto centinaia o migliaia di processi anche di grandissimo rilievo nazionale”.

Balata ha lavorato anche all’interno della commissione di studio della Lega dilettanti venendo nominato da Tavecchio e, per anni, è stato componente delle commissioni sportive per gli esami di agente di calciatori. Una parentesi anche nel basket, nella commissione procuratori. Al di fuori dello sport ha insegnato per anni alla Scuola forense di Roma, è membro del comitato scientifico della Camera degli avvocati della Capitale, collabora con l’Università per gli stranieri di Perugia. Si è occupato di alcuni processi importanti, come quello sui militari colpiti da forme tumorali, sul caso Inail. Per 15 anni è stato anche il legale del re del porno, Riccardo Schicchi.

Poi, ancora molte altre attività fino a divenire Commissario della Lega B (l’attuale numero uno del Brescia Calcio Massimo Cellino lo ritenne una sorta di aspirina per la categoria) e Presidente, succedendo ad Andrea Abodi. Venne eletto alla guida della Lega cadetta vincendo la concorrenza di Gianluca Paparesta ottenendo anche i voti dei Presidenti Antonio Gozzi e Massimo Secondo, oggi invischiati nelle vicende riammissione/ripescaggio, e dei suoi attuali fedelissimi Massimiliano Santopadre (Perugia) e Marco Mezzaroma (Salernitana).

A proposito di qualche retroscena su questioni mai sopite che hanno coinvolto arbitri e dirigenti sportivi come Calciopoli, si rivolse in questi termini: “Preferisco citare i processi sulla tratta dei giovani calciatori, sedotti e abbandonati dopo essere stati trasferiti in club del nord Italia. O le inchieste sul mondo degli agenti dei giocatori, dove abbiamo riscontrato fenomeni distorsivi; compensi non consentiti dalle norme, violazioni di vario tipo, conflitti tra agenti che si contendono gli atleti, spesso consapevoli”.

Un Balata notoriamente attento e dedito al rispetto delle regole che, negli anni, ha sempre riconosciuto l’impegno e la valenza degli organi di giustizia nell’assolvimento dei propri compiti. Quest’anno si trova nella posizione di difendere i propri interessi proprio al cospetto degli organi giudicanti, chiamati a risolvere una volta per tutte la “grana Serie B” che ha portato alle conseguenze tristemente note.

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3 COMMENTI

  1. Balata presenta il suo curriculum per rifarsi una verginità che però è ormai definitivamente perduta.

  2. Per quindici anni legale del re del porno Riccardo Schicchi? Beh, è rimasto influenzato perché tutto quello che ha combinato è davvero osceno.

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