Livornese ed ex calciatore del Torino, Aldo Agroppi parla ai microfoni de Il Tirreno del caos che coinvolge la Serie B ed i club di C che ambiscono al ripescaggio:
“È una disorganizzazione totale, nel calcio non ci sono teste pensanti. Non si può arrivare a questo punto e non sapere quando comincia la C, o quante protagoniste avrà la B. Basta con i ricorsi che non finiscono mai rimandando a gradi di giudizio successivi. Una guerra alla categoria più alta che le società fanno, mosse da un interesse economico. Come si fa per fare un punto e a capo? Intanto dico come andrà a finire. Inseriranno le tre squadre per portare il torneo a 22; sarà un bel caos che metterà in difficoltà tutte perché si saranno già giocate due giornate. Ci vorrebbero persone che stabilissero paletti ferrei, riammissioni e ripescaggi solo in casi davvero eccezionali, dare tempi rapidi della giustizia sportiva. E quando c’è una sentenza è quella e basta. Per non dire di essere molto più rigidi nel monitorare le situazioni contabili dei sodalizi. Per evitare morti improvvise ma annunciate, di piazze storiche come Cesena, Bari e Avellino”.
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