MINCIARELLI (TernanaNews): “Ripescato anche il Catania del potentissimo Lo Monaco, delito perfetto alla società delle società virtuose”

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Stadio Ternana
Tifosi della Ternana allo stadio "Libero Liberati.

Nei giorni scorsi avevamo evidenziato un editoriale redatto dal collega umbro Massimo Minciarelli per ternananews.it. Lo stesso Minciarelli esterna tutta la propria delusione per il rigetto del ricorso presentato dalla Ternana attraverso un nuovo editoriale, che riportiamo nei tratti salienti:

“Butto giù questo editoriale al volo dopo aver faticato a digerire la sentenza della Corte d’Appello federale che ha respinto il ricorso presentato dalla Ternana, consentendo il ripescaggio del Novara e del “potentissimo” Catania di Lo Monaco. Quindi da oggi qualsiasi società di calcio professionistica potrà tranquillamente evitare di pagare le retribuzioni, i contributi, le tasse, potrà comprare i calciatori per vincere il campionato anche senza pagarli, potrà utilizzare denaro riciclato e di provenienza illecita e potrà pure tranquillamente frodare il fisco, perché in ogni caso avrà tranquillamente la possibilità di essere ripescata, qualora se ne presentino le condizioni”.

“Il tutto alla faccia della chiara lettera di quella normativa che si chiama NOIF (norme organizzative interne federali) indegnamente calpestata dalla sentenza di ieri e di tutte le leggi e leggine che regolano il variegato mondo pallonaro italiano. Ma soprattutto alla faccia di quelle società virtuose tanto “coglione” da rispettare i termini regolamentari e soprattutto quelli della buona amministrazione, della correttezza e della trasparenza. Credo che la sensazione che pervade la maggior parte della tifoseria ternana (e non solo quella ternana) dopo la cervellotica sentenza della Commissione d’Appello Federale sia quella del disgusto e del disamore più totale!

“Pur nel contesto di questa situazione così dolorosamente grottesca, mi sento in dovere di invitare tutta la tifoseria a stringersi ancora più appassionatamente alla squadra, al suo tecnico e, perché no, alla stessa società, che,al di là dei tanti sbagli commessi nella passata stagione, tanto ha lottato e tanto lotterà per far sì che i suoi sacrosanti diritti vengano rispettati; sia pure ricorrendo alla giustizia ordinaria. Ora però la palla passa a Gigi De Canio, a Danilo Pagni e a Paolo Tagliavento. Perché quello che ci è stato ingiustamente negato e tolto dalla giustizia sportiva, dobbiamo andare a riprendercelo sul campo! E ci sarà ancora più gusto a vincere! Alla faccia di chi, pure investito di un compito autorevole e di massima responsabilità, si è divertito a scambiare l’illiceità, per liceità”.

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