MELIOR DE CINERE SURGO: nel 2015 il buio con quei “Treni” mai arrivati, adesso l’inizio della rinascita

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Tre anni trascorsi da quell’estate infernale 2015. Il Catania programma l’inizio della nuova stagione in Serie B e sta per ufficializzare il ritorno in panchina di Pasquale Marino. L’auspicio è quello di rilanciare le ambizioni, ma così non sarà. Anzi, proprio quando i tifosi attendono da un momento all’altro l’ufficialità dell’ingaggio di Marino ecco la terribile sveglia mattutina con una notizia battuta da ogni Tg nazionale: “Scoppia lo scandalo ‘I Treni del Gol’, partite comprate dal Catania”. Un risveglio doloroso, ancora più inquietanti le immagini del Presidente Antonino Pulvirenti in manette.

Una pagina nerissima per il calcio cittadino. Da lì in poi non si è fatto altro che parlare di tribunali e sentenziare contro Catania. Fortissima la pressione mediatica ed una “guerra” costante delle istituzioni calcistiche e non al cospetto di un’intera città. A pagarne le conseguenze, in primis, la tifoseria tutta. Fu l’avvio di una escalation di problemi: la retrocessione d’ufficio in Lega Pro con una quantità massiccia di punti di penalizzazione, l’accumulo di debiti su debiti, una situazione finanziaria deficitaria che ha comportato numerose perdite di posti di lavoro ed il rischio dietro l’angolo del fallimento.

Il buio si era impossessato del Catania. L’anno successivo, dopo una salvezza ottenuta in extremis, torna al timone rossoazzurro l’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco e s’intravede qualcosa di diverso. Il tempo scorre, i tifosi continuano ad urlare chiedendo la verità ma la durata del processo è interminabile ed alimenta il sospetto fondato che i famigerati ‘Treni del Gol’ siano partiti senza mai giungere a destinazione. Altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo non ci sia riscontro alcuno sul coinvolgimento di tesserati di altre squadre. In sostanza, erano fantasmi a trattare con il Catania la presunta compravendita delle partite?

Ancora adesso la vicenda presenta molti lati oscuri ma con una differenza rispetto a quanto successo in questi tre anni di delusioni e sofferenza: la squadra dell’Elefante può ormai considerarsi di nuovo in Serie B, rimettendo i conti in regola e restituendo un’immagine pulita di sè. Quella cadetteria smarrita senza comprenderne il vero motivo e che, di diritto, spetta al Catania per storia, tradizione e bacino d’utenza dopo avere pagato oltre i propri demeriti. Oggi le lacrime amare di tre anni fa cedono il passo alla gioia negli occhi di un popolo fiero di rappresentare i colori rossoazzurri. Rialzandosi con orgoglio e dignità e confermando il senso della scritta presente nella Porta Giuseppe Garibaldi rifacendosi al mito della fenice: “Melior de cinere surgo” (rinasco dalle mie ceneri ancora più bella).

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