Alla Gazzetta dello Sport è intervenuto l’avvocato Gianluigi Pellegrino, esperto di diritto amministrativo:
“Impugnare format a 19 squadre? Prima alla giustizia sportiva, fino all’ultimo grado. Solo dopo alla giustizia amministrativa con un ricorso al Tar del Lazio. La legge prevede un’autonomia relativa dell’ordinamento sportivo: se c’è un “interesse” dell’ordinamento nazionale, si può ricorrere. Le non ripescate? Sarebbe auspicabile una pronuncia in sede “cautelare” del giudice sportivo prima del via. Quanto al merito, non sono convinto che un mancato ripescaggio dovuto a una scelta organizzativa (il torneo a 19) possa essere questione di interesse dell’ordinamento nazionale, potendo essere considerata un fatto interno, di riorganizzazione del sistema sportivo. Poi c’è da verificare l’aspetto del cambiamento delle norme “in corsa”. Mi sembra molto difficile che le non ripescate vengano riammesse in corsa, rimarrebbe il profilo risarcitorio”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***
Avvocato credo che stia sbagliando su molti fronti. Si legga bene l’evoluzione della questione, si potrebbe rischiare anche il penale!
Per essere un esperto di diritto amministrativo non mi sembra molto preparato. Nel merito della questione come ritiene questo avvocato non si tratta “solo”di una riorganizzazione interna relativa al ripescaggio( perfettamente lecito seguendo l iter procedurale previsto) ma di un atto unilaterale contrario allo stesso regolamento Figc da cui potrebbe configurarsi anche il reato di abuso d ufficio. Mi auguro che cautelativamente il collegio di garanzia Coni blocchi i campionati.
Aumentare o diminuire il numero di squadre partecipanti ad un campionato dovrebbe avere validità solamente se tale decisione
( norma ) viene inserita nel regolamento all’inizio del campionato e non alla fine come sta succedendo oggi. Ritengo che non si potrebbe modificare una norma durante un qualunque ricorso.
Comments are closed.