Conferenza stampa indetta dalla Robur Siena. Prende la parola anche il sindaco Luigi De Mossi. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Conferenza necessaria a seguito di un comportamento della federazione inqualificabile per i modi, i tempi e lo stile con cui è stato tenuto in piedi senza il rispetto delle società interessate al ripescaggio. Siena aveva il diritto di potere accedere al campionato di Serie B. Si vince e si perde in maniera leale. Non possiamo accettare una decisione da parte chi tra qualche mese non sarà più al suo posto. Una decisione che non rispetta le regole che la federazione stessa si è data.
“Ritengo che quando le regole sportive non vengano rispettate, l’ente pubblico abbia l’obbligo di sostenere chi ha investito tante energie morali ed economiche. Le regole consentivano alla Robur di stare in B e sono state stravolte in maniera eccentrica e secondo modalità che indignano il primo cittadino e tutta la popolazione. Faremo quanto possibile in termini giuridici e politici per evidenziare questo fatto. Qualunque sia il risultato è necessario tornare ad uno sport che rispetti le regole date. Non possiamo sopportare tutto questo. Intendo parlare con gli altri sindaci interessati, l’ho già fatto con il primo cittadino di Terni. Le regole sono state cambiate all’ultimo momento vanificando investimenti morali, speranze, gli abbonamenti dei nostri cittadini, le intenzioni e le speranze di una città intera”.
“La partita principale oggi si gioca sul piano politico, ma nel momento in cui siamo in presenza di situazioni del genere è anche necessario che rimanga traccia per il futuro di quello che sta succedendo. Se il campionato parte, poi vi è una situazione irreversibile per quanto riguarda le possibilità della Robur di giocare nella serie che le spetta. Noi siamo qui per affermare dei principi. Vorremmo e proveremo a garantire ciò che spetta alla Robur. Se questo per un motivo temporale non fosse possibile, non potremo comunque tollerare che una cosa del genere diventi legittima. Non ci siamo soltanto noi qui. C’è da difendere un principio di legalità, qualcosa che riguarda l’ottimo lavoro fatto dalla Robur Siena. E’ un interesse collettivo che supera le mura di Siena e deve essere tutelato. Il danno se parte il campionato sarà già stato fatto, noi però dobbiamo comunque agire affinchè certe cose non si ripetano in futuro. Il danno economico è enorme ma ancora di più quello morale e sociale”.
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