Dopo le considerazioni dei giorni scorsi, il Presidente del Pisa Giuseppe Corrado ribadisce alle colonne de La Nazione il suo punto di vista sulla crisi della Serie B e C, auspicando l’inizio immediato del campionato:
“Ribadisco che, a mio avviso, rinviare l’inizio dei campionati servirà solo ad alimentare ulteriore caos: dobbiamo partire e giocare, azzerare il passato e guardare avanti con fiducia e volontà assoluta di cambiare regole e interpreti. E’ necessario cominciare subito per non aggiungere altra confusione in un’estate fatta soprattutto di decisioni, sentenze, ricorsi, contro ricorsi, appelli e contro appelli. Sembra quasi che in pochi mesi sia successo il finimondo, un terremoto che ha sconvolto il sistema. Io la vedo diversamente: mi pare che in realtà si sia solo cominciato ad esaurire un sistema perverso di gestione delle società e del movimento”.
“E’ semplicemente accaduto che, in una situazione di regole non precise, chi ha avuto l’opportunità di sentirsi danneggiato ha cominciato a fare le proprie rivendicazioni con l’obiettivo di alimentare la confusione e sperare di ottenere qualcosa. Ognuno propone le sue ragioni e soluzioni. Eppure nessuno pensa al patrimonio più importante del calcio che sono i milioni di tifosi e appassionati. Io sono convinto che continuare a prendere tempo con lo scopo di curare ognuno i propri interessi servirà solo a peggiorare la situazione e a perdere il consenso della gente, degli sponsor e dei media”.
“Meglio un correttivo a un campionato iniziato e poi eventualmente modificato nelle squadre partecipanti da una decisione successiva dei giudici, piuttosto che un campionato che continua a ritardare l’inizio a causa di problematiche e di ripicche che derivano da un malessere che ha inficiato il movimento calcistico italiano e le competizioni da molti anni e che, in questa stagione, ha solo manifestato i primi epiloghi negativi. Tutti a turno sono stati danneggiati e, forse, hanno causato danni ad altri. Bisogna fare tabula rasa del passato e guardare avanti con fiducia. Con una sola ma ineludibile condizione: è necessaria una volontà ferma di cambiare regole e interpreti del sistema calcio. Se proprio devo dirlo, sarebbe questa per me la soluzione migliore per dare un segnale di discontinuità”.
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