Conferenza stampa di presentazione di Andrea Sottil alla guida tecnica del Catania. Riportiamo le parole dell’Amministratore Delegato Pietro Lo Monaco a Torre del Grifo evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:
“Sottil è stato parte integrante di questa struttura riuscendo a fare tante belle cose con noi. E’ calcisticamente un figlio di questa terra, anche se è nato al nord. Non necessita di presentazioni. Lo accogliamo con grandi speranze e piacere. E’ un’annata particolare. Come non ci siamo nascosti lo scorso anno, non ci nascondiamo nemmeno adesso. Avevo detto che si presentavano diversi problemi non di natura tecnica, combattendo anche il campionato dei conti, ma VOLEVAMO vincere. Quest’anno invece DOBBIAMO vincere. Abbiamo tutto per poterlo fare, scegliendo uno dei nostri. Ho sempre ritenuto che Sottil avesse tutto per fare il tecnico. Il fatto che dopo qualche giretto torni a casa sua, mi fa molto piacere e chiaramente la scelta di puntare su Andrea è legittimata dalla durata contrattuale di tre anni. Contratto triennale perchè speriamo e pensiamo di poter andare avanti con lui nel tempo. So perfettamente che sarà un’annata dura ma noi avremo i mezzi per poterci confrontare con tutti. Ci stiamo già muovendo sul mercato per definire l’organico 2018-2019, non escludo che nel giro di pochi giorni si possano avere diverse trattative imbastite. Aspettiamo di concretizzare il lavoro fatto per tempo ed in anticipo. 3-4 cosette nei prossimi giorni possono diventare certezze”.
“Fra giocatori che hanno avuto la disavventura di non rendere al massimo, e quindi è giusto che vadano a confrontarsi altrove, altri che magari si rischia di cedere perchè si sono imposti ed il mercato ti mette nella condizione di poterli vendere, prestiti e contratti in scadenza avremo il nostro bel da fare anche in uscita. Quando c’è da vendere lo dobbiamo fare. Non lo feci con Maxi Lopez perdendo tanti milioni di euro. Poi deve essere brava la società a rimpiazzare al meglio i partenti. Noi siamo operativi già dall’indomani di Catania-Siena”.
“L’anno scorso secondo gli addetti ai lavori il Catania aveva la rosa migliore della Serie C con 24 titolari. Ha collezionato 70 punti vantando il migliore attacco, una delle migliori difese, il capocannoniere del girone C. Il campionato lo ha perso perchè è stato incapace di gestire gli episodi. Purtroppo sono sempre più numerosi gli episodi che indirizzano una partita. Noi abbiamo fatto un buon lavoro nella passata stagione. Curiale veniva da annate particolari, il Catania lo ha gestito nel migliore dei modi. Abbiamo lanciato giovani interessanti come Barisic e Bogdan. Mi auguro che quest’anno la gestione degli episodi possa essere da squadra vincente, non titubante. I riconfermati hanno fatto un buon lavoro. Pisseri si è messo molto più in evidenza in una squadra con maggiori difficoltà, ha avuto anche qualche ombra ma è pur sempre uno dei migliori portieri della categoria, Biagianti ha giocato come un ragazzino, Lodi nelle chiacchiere ha fatto 7 gol, Curiale è stato il capocannoniere, Di Grazia rappresenta un talento nostrano, come talentuoso è Manneh”.
“Il ‘grazie’ del Giappone che ha ripulito lo spogliatoio ai Mondiali? Gesto da libro cuore, quello di pulire lo spogliatoio come i tifosi che hanno pulito lo stadio. I giapponesi hanno una disponibilità al sacrificio pazzesca. Morimoto faceva tutto quello che gli chiedevi di fare, aveva una soglia del dolore altissima. Pur rompendosi i legamenti, ricordo che continuava a lavorare. Il popolo giappponese è civile, ordinato, che per tanti versi va preso ad esempio. Casi Foggia e Frosinone? Il problema nasce quando viene equivocata la legge. Penso anche al Chievo Verona. Una volta c’era la retrocessione automatica per falso in bilancio. Poi evidentemente sono nati tanti accorgimenti che permettono agli avvocati che un falso in bilancio evidente si trasformi in 15 punti da scontare nel prossimo campionato. E’ sempre un torneo falsato quando tutti non partono allo stesso livello. Hanno trovato il pannuccio caldo che io non condivido. Vedi il Chievo. Quando c’è un accertamento così evidente di cosa stiamo parlando? Poi ci inventiamo tanti organi di controllo e controllini. La Covisoc cosa faceva, oltre a stare col bilancino in C? Il caso del Foggia forse è una vicenda un pò diversa, ma sempre di falso in bilancio si tratta perchè non sono state dichiarate delle somme pagate in altro modo. Per me chi sbaglia è giusto che paghi”.
“Il caso Catania? Il Catania è stato retrocesso per un illecito, illecito di cosa? Ancora oggi deve essere definito. Il Catania è stato condannato per un omicidio senza cadavere. Questo illecito quale sarebbe stato? Allora perchè non hanno pagato anche le altre squadre? Ti porti degli strascichi dietro pazzeschi pure, c’è il dagli all’untore. A quel tempo il Presidente della Serie B fece il massimo giustizialista. Il Catania ha pagato per qualcosa di non definito. Il tentativo d’illecito non c’è stato. Semmai l’imperizia del Presidente che ha dato i soldi a tizio, il quale li ha presi senza consumare alcun illecito. Il Cesena da 5 anni ha i libri in tribunale, come fa ad essere iscritto ogni anno? Si chiude un occhio, ma l’occhio in queste cose non va chiuso”.
“Lucarelli? Ha fatto bene. Si è ben comportato, io non ho assolutamente nessuna recriminazione da fare sotto questo aspetto. Mi piace che si possa affermare altrove, l’augurio mio è che lo faccia. E’ chiaro che l’allenatore incide sulla gestione degli episodi, ma purtroppo non è un dogma assoluto questo. La gestione degli episodi non è bagaglio primario del tecnico. E’ estemporanea, ma conta molto la testa dell’allenatore. Poi ognuno ha un determinato modo di concepire il calcio. Il tecnico incide pesantemente durante la settimana ma la domenica deve avere la capacità di capire certi episodi. Faccio un esempio. Catania-Siena, rossoazzurri ad un certo punto in superiorità numerica. Bianconeri con il 4-4-1 e l’unico attaccante Marotta che non penso avesse più tante energie per gli sforzi prodotti. Aya, difensore centrale nostro, alza la mano perchè non ce la fa più. Con 40 minuti ancora da giocare l’allenatore lo sostituisce con un altro difensore. Ecco, questo è un episodio. Contro una squadra che spera di arrivare ai rigori, dai un certo tipo di messaggio inconscio alla squadra. Non è una critica nei confronti di Lucarelli, ma un esempio di come la gestione di un episodio possa influire anche a livello inconscio”.
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