L’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco, nel corso della presentazione della Campagna Abbonamenti 2018-2019 a Torre del Grifo fa il punto sul mercato rossoazzurro. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Per la porta abbiamo preso un ’96 straniero che farà da secondo a Pisseri. Il terzo portiere è un ’99, Fabiani, quindi ancora più giovane. Di Grazia? Io ho puntato subito su di lui dopo l’esperienza all’Akragas. Si parlava di una nuova cessione al club agrigentino ma lo abbiamo tenuto. Andrea è un giocatore nel nostro cuore e sentimento, un figlio di questa terra, uno dei pochi che possiede il DNA del calciatore di Serie A. L’anno scorso ha avuto un momento di flessione, forse paga qualche situazione esterna. E’ in scadenza, se non rinnova si fa tutto l’anno in tribuna pagato dal Catania”.
“Blondett? Resta. Può ricoprire tutti i ruoli della difesa. Giocatore polivalente che l’anno scorso poi è venuto fuori. Porcino? Quando lo abbiamo preso aveva un accordo con la Cremonese. La Cremonese non voleva portarlo subito a Cremona, così il ragazzo ha preferito andare in Sicilia firmando fino a giugno. Noi abbiamo fatto la proposta di rinnovo, il ragazzo in Serie C direbbe mille volte Catania, ma è legittimo che lui abbia l’ambizione di giocare nel torneo cadetto. Io penso che alla fine andrà a Livorno, non a Cremona”.
“Doumbia? Se preferisse la B al Catania si squalificherebbe da solo. Abbiamo più di un obiettivo comunque. Se vedi che determinate strade non sono percorribili, devi seguirne altre. Ci sono dei giocatori importanti in giro nel ruolo di esterno offensivo. Forse prenderemo anche un giovane molto bravo (Vassallo, ndr). Abbiamo Barisic che non è assolutamente stato ceduto ancora. E’ l’ultimo dei ruoli che ci preoccupa in questo momento”.
“Marotta? Ogni tanto l’ho visto giocare… Noi pensiamo a tanti giocatori. Intanto posso dire che abbiamo preso Silvestri. Noi la Campagna Acquisti l’abbiamo praticamente già chiusa, ci siamo mossi per tempo. Già due giorni dopo Catania-Siena eravamo in movimento. 6-7 giocatori ormai sono dentro, a meno di cataclismi. Poi qualche altro verrà. Sicuramente il Catania avrà una rosa fortemente competitiva, ma gli annunci si fanno quando c’è nero su bianco. Poi le cose si possono complicare”.
“Cessioni? Vediamo cosa proporrà il mercato. I giocatori del Catania sono tutti appetibili, quindi alla fine non dovremmo avere grandi difficoltà a trovare spazio per chi non ha avuto la fortuna di fare benissimo. Caccetta si aggregherà al ritiro, ma penso che bisogna fare delle scelte, senza equivoci. Io ho detto che chi non ha avuto la fortuna di fare benissimo è giusto che vada a trovare fortuna altrove. Questo non significa che i nostri giocatori siano inadeguati al progetto, ma semplicemente non hanno avuto la buona sorte di poter essere determinanti. Quindi è giusto che facciano la loro strada. Qualcuno è rimasto perplesso però è un momento in cui bisogna anche uscire dall’equivoco. Stiamo concordando la risoluzione contrattuale con Russotto. Da quando sono arrivato io, andate a vedere lo score dei gol rapportato all’ipotetico suo valore, ci rendiamo conto che pur essendo un giocatore di qualità al Catania ha faticato a mettersi compiutamente a frutto. Il rapporto aspettative-rendimento dice questo. Quest’anno è stato un paio di mesi fermo per infortunio. Russotto farebbe la fortuna di diverse altre squadre, magari ce ne pentiremo e sarà nostro avversario ma le scelte vanno fatte”.
“Marchese ha tutta la mia stima, l’ho fatto giocare giovanissimo ma bisogna anche capire quando è il momento di mettersi da parte. Evidentemente quando raggiungi una determinata età, la luce si spegne. Ricordo un grande giocatore che abbiamo avuto, Christian Silvestri, l’anno che smise è sempre stato un grandissimo professionista. Si allenava sempre come al solito ma ad un certo punto non la prendeva più, molto serenamente gli dissi che fosse venuto il momento di programmare in maniera diversa. La carriera del giocatore si è allungata ma dopo i 33 anni il declino può essere improvviso, le cose che facevi prima non riesci a farle più. Sono considerazioni da fare”.
“Llama? Già da un paio d’anni voleva tornare. Tutto è nato da lui, dalla sua volontà. Non potete nemmeno immaginare quanto mi faccia contento una cosa del genere. Un giocatore che ha fatto la Serie A e si dichiara disponibile a dare una mano per riportare il Catania in alto, accettando anche un piano economico che non preveda follie, bisogna riconoscere un grande merito al ragazzo. E’ un calciatore ancora integro, ha appena vinto un campionato facendo anche un gol decisivo. Calciatore d’esperienza e grande tecnica. E’ un figlio di buona donna, vuole vincere, non ci sta ad essere messo sotto. Sono prerogative importanti in C”.
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