CATANIA: Serie B, 15 anni dopo il ‘caso Martinelli’ si torna a sperare…

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Simbolo di Catania

Anno 2003. Catania in Serie B, scoppia il caso Martinelli. Vicenda che ebbe inizio nell’aprile 2003 quando, nella partita Catania-Siena, i bianconeri schierarono lo squalificato Luigi Martinelli. Il presidente Gaucci presentò ricorso alla CAF: la sentenza di 1º grado fu contraria, mentre risultò favorevole quella di 2º (il grado definitivo per la giustizia sportiva). Il Catania ottenne la vittoria a tavolino, con 2 punti in più in classifica (la gara era finita 1-1 sul campo). La graduatoria del campionato lasciò Napoli e Venezia a giocare lo spareggio per evitare la C1.

I veneti, tuttavia, protestarono per motivi analoghi: nella sfida con rossoazzurri, questi avevano – a loro volta – schierato un calciatore squalificato (Grieco). Essi furono così sanzionati con il 2-0 sub iudice, per una sconfitta che avrebbe decretato la discesa in C1. I successivi ricorsi presentati al TAR, da parte anche di altre società, accesero le polemiche per l’intera estate. I turni preliminari di Coppa Italia e l’inizio del campionato 2003-04 slittarono, finché la FIGC dispose il blocco delle retrocessioni: oltre al Catania anche Salernitana e Genoa furono ripescate, creando un torneo di 24 partecipanti.

L’unica esclusa rispetto al 2002-03 fu il Cosenza, fallito e sostituito dalla Fiorentina (vincitrice del torneo di C2). La situazione generò, di fatto, una stagione provvisoria che sfocerà nella riforma dei campionati nel 2004. Adesso si torna a parlare di possibile ripescaggio del Catania in Serie B. Possibilità che fino a due giorni fa erano nulle e che, adesso, con il ricorso presentato dal Novara ed accolto sono concrete. Ai tifosi rossoazzurri non rimane che incrociare le dita e sperare.

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