CASO CHIEVO-CESENA: inammissibilità del procedimento?

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Giudice

Contestate al Chievo Verona le valutazioni di una trentina di giocatori scambiati con il Cesena, per tale ragioni la Procura Federale ha richiesto una penalizzazione di 15 punti per i due club riferita allo scorso campionato: significherebbe retrocessione in B per i veneti e riammissione tra i cadetti per la Virtus Entella. Ma il Chievo fa notare che sarebbero stato commesso un errore marchiano.

“Il Chievo ha ribadito di avere sempre agito nel rispetto della legalità e delle norme federali – si legge nella nota ufficiale emessa – ed ha respinto ogni accusa”. La società sottolinea di aver portato, fra le argomentazioni, “un parere dei professori Angelo Provasoli e Pietro Mazzola dove viene rilevato, fra gli altri, un errore effettuato dai Consulenti della Procura Federale di euro 29,2 milioni su un totale di circa euro 32 milioni in uno dei calcoli relativi alla presunta sovrastima. Il Chievo comunica che procederà in ogni sede competente per il riconoscimento degli ingenti danni derivanti da questa grossolana ed errata valutazione da parte della Procura Federale che ha ingiustamente screditato la reputazione della società”.

Se si andasse verso l’inammissibilità del procedimento come sembra, il Chievo resterebbe in A e per rimpiazzare il Cesena già fallito si procederebbe con il ripescaggio, non con la riammissione, aumentando in questo senso anche le speranze del Catania.

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