Intervista a vivomodena.it risalente al 2014 ma con dati abbastanza curiosi riferiti alla vita ed alla carriera di Luca Calapai, difensore cresciuto nel settore giovanile del Catania e di recente tornato sotto il vulcano, venendo prelevato dal Carpi. Ecco quanto abbiamo evidenziato:
“L’esordio in Serie A? E’ successo a Catania, l’anno di Montella entrai al posto di Bellusci contro l’Udinese e subito mi trovai di fronte a giocatori come Asamoah e Pasqual. Pensavo di essere più agitato, invece ero molto tranquillo, anche se il fatto che in campo c’erano campioni come Armero o Di Natale mi faceva un certo effetto. Un ricordo stupendo. Quando è nata la mia passione per il calcio? Ho cominciato a sei anni in strada con gli amici. Di fronte a casa mia, a Messina, c’era il campo della squadra del quartiere e, dietro a questo, c’era un piccolo campetto dove ci radunavamo noi ragazzi del luogo e facevamo partite e tornei. Poi sono entrato nella squadra del quartiere, l’S.S. Annunziata e, dopo un anno, sono andato nella scuola calcio del Messina. Lì ho fatto tutta la trafila fino ai Giovanissimi Nazionali, poi il Messina è fallito e io sono passato al Catania”.
“Strano un messinese nel Catania? In effetti c’è una grande rivalità tra le due squadre, è un derby sentitissimo, però io non ho avuto nessun problema. Il secondo anno di Allievi Nazionali il mister mi diede addirittura la fascia da capitano. Parenti calciatori? Mio zio giocava in porta e anche mio cugino. E’ stato portiere nel Messina in C1. Da ragazzino tifoso del Messina? Si, lo seguivo molto anche perchè erano gli anni della promozione dalla B alla A, con Bortolo Mutti in panchina, e del settimo posto in serie A. Andavo spesso a vedere le partite allo stadio”.
“Il mio modello di calciatore? Tra i grandi è Maicon, fortissimo. Il rapporto con i social network? Sono su Facebook e Instagram, però non mi piace postare troppe cose. Sono abbastanza riservato. E se non avessi fatto il calciatore? Me lo sono chiesto anch’io, ma non mi sono dato una risposta. Mi piace troppo il calcio”.
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