“Ho passato un’estate di inferno. Messaggi innocui, stupidi e scherzosi. Non scritti per alterare il risultato, non c’era un secondo fine. Per due mesi sui giornali come un criminale. Mi sono dovuto giustificare piangendo con i miei figli. Ho 36 anni, sono quasi a fine carriera. Non voglio chiuderla con una macchia come questa. Quelle che mi vengono fatte sono accuse che non mi appartengono. Mi sono sempre comportato lealmente e da professionista”. E’ la deposizione in Procura Figc di Emanuele Calaiò, ex attaccante del Catania ora in forza al Parma, dopo la pesante richiesta di quattro anni di squalifica per i messaggi intercorsi con l’ex compagno De Col prima di Spezia-Parma.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***