IL CATANIA STADIO: editoriale 20/o numero, “Quanto manca e quanto resta”

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Catania vs Feralpisalò

Il Calcio Catania propone l’editoriale del ventesimo numero stagionale de “Il Catania stadio”, in vista della sfida Catania-Siena:

Quanto manca e quanto resta

Quando il risultato gli sorride, un calciatore in campo chiede e si chiede spesso quanto manchi alla fine della gara, augurandosi che tutto resti immutato e venga cristallizzato dal triplice fischio; nel caso in cui il punteggio non sia quello sperato, invece, un giocatore si chiede quanto tempo resti a disposizione per compiere il gesto giusto e tagliare il traguardo rappresentato da un grande obiettivo.

Stasera, il Catania conosce già le risposte: sa quanto mancherà la magia di questo stadio ai suoi tifosi, nella lunga pausa estiva, e sa quanto resta da compiere, per regalare alla gente appassionata ciò che merita.

È sempre come una bella ragazza, il Catania, per un giovane innamorato: quanto manca, una vittoria rossazzurra dopo una sconfitta ingiusta; quanto resta, il suo profumo inebriante addosso dopo una serata trascorsa romanticamente insieme.

Una serata di giugno, calda ed importante, tutta da vivere, come una gara decisiva.

Come una partita di quelle che danno un senso alle carriere, che ti permettono di essere ricordato anche dopo tre lustri e un anno ancora.

Ad esempio, ieri ricorreva il sedicesimo anniversario della conquista della Serie B a Taranto, 9 giugno 2002, finale di ritorno dei playoff di C1, girone B.

Quanto resta, di quella squadra: proprio tanto, nella memoria e nel cuore di chi ama il Catania.

Quanto manca, del giorno dorato allo stadio Iacovone? Nulla, e lo scrive uno che adora il passato rossazzurro perché non esiste futuro senza cura e riguardo del passato che insegna, ma non manca nulla, del passato, perché la fiducia nelle potenzialità di questa squadra è enorme, perché questo Catania presente è più forte della Robur Siena, sia detto senza presunzione ma con la giusta consapevolezza, e quindi non è proprio il caso di coltivare rimpianti per ciò che fu.

Semmai, annodare le epoche calcistiche, quello sì, è fantastico.

Inventarsi parallelismi, ecco, per mettere insieme le forze di oggi e quelle di ieri, nel momento decisivo: B come Biagianti, fascia al braccio oggi, e come Baronchelli, Capitano di ieri; la prima gara delle due in semifinale persa in trasferta, nel 2002 e nel 2018…

Quanto manca e quanto resta, nello spazio e nel tempo: la risposta è sempre il Catania, la bellezza che si fa attendere per giorni e giorni, tra una partita e la successiva, e però poi resta negli occhi per sempre, una volta vissuta la partita.

Manca, da qui alla fine, un lasso di tempo che è quello giusto per una grande impresa, ragazzi.

Resta, nella storia, una rimonta.

Il cronometro conta poco, Catania vi spinge.

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