L’allenatore del Catania Cristiano Lucarelli analizza la stagione rossoazzurra e la partita vinta contro il Rende, soffermandosi anche sulle strategie da adottare ai Play Off. Ecco quanto evidenziato da Lucarelli in Sala Stampa da TuttoCalcioCatania.com:
“Tutti noi abbiamo bisogno di staccare un attimo la spina perchè è stata una stagione molto intensa dal punto di vista fisico e mentale. Sono mesi che rincorriamo il Lecce. Siamo stati un bravissimo pugile nel corso della stagione, ci è mancato il cazzotto del ko nel momento più importante della stagione in casa. Questo è il rammarico, nel calcio capita. Abbiamo collezionato record e numeri importanti su cui costruire il futuro. Numeri che ci consentiranno di arrivare ai Play Off con fiducia. Questo è il secondo migliore Catania della storia in termini di punti. Stagione di alto livello comunque. Dobbiamo resettare adesso”.
“Catania-Rende? Abbiamo ricevute tante belle risposte sotto molti punti di vista. Con un pò più di equilibrio la gara è andata su binari diversi rispetto a Matera, dove nell’ultimo quarto d’ora abbiamo cercato insistentemente la vittoria ma esponendoci troppo spesso alle ripartenza lucane. Faccio i complimenti ai ragazzi per questa stagione, non era affatto semplice e scontato come si pensa. E’ comunque importante sotto il profilo mentale raggiungere quota 70 punti. Per i sacrifici, quello che abbiamo passato, anche i momenti difficili attraversati, meritavamo di concludere il campionato davanti al Trapani. Lo dico senza mancare di rispetto a nessuno”.
“4-3-3 e 3-5-2 sono i moduli su cui abbiamo lavorato quest’anno. Non è sinonimo di confusione tattica. Allegri alla Juventus alterna quattro moduli. E’ la modernità del calcio che ti impone di conoscere tutti i moduli e fare in modo che i giocatori li sappiano interpretare indifferentemente. Noi abbiamo le idee chiare su come affrontare i Play Off. Considerando che giocheremo su campi asciutti con temperature elevate, dovremo dare meno punti di riferimento possibili agli avversari. Probabilmente quando troveremo avversari che faranno il 3-5-2 giocheremo a specchio, idem in caso di 4-3-3. I ragazzi devono preoccuparsi di esprimere il proprio gioco, senza dovere rincorrere fino all’area di rigore gli avversari. Dovremo giocare sui duelli per indirizzare le gare nella nostra direzione, esaltando le caratteristiche di chi ama giocare negli spazi. Io incoraggio sempre i ragazzi, a maggior ragione in gare difficili, a tentare la giocata del singolo. Perchè quando la posta in palio è alta le giocate individuali possono essere determinanti. Ai Play Off cercheremo di portare un bagaglio contenente le positività e lasciando a casa quel che di negativo è stato fatto”.
“Brodic? Ha fatto una buonissima partita dal 15′ del primo tempo. Anche lui all’inizio, come tutta la squadra, era un pò contratto. Poi ci siamo sciolti facendo vedere anche delle buonissime cose. Lui è stato bravo quando è entrato nel meccanismo, capendo di cosa avessimo bisogno. E’ un giocatore bravo, sul quale secondo me il Catania farebbe bene a credere in prospettiva futura. Come ha fatto la società in passato con altri calciatori. Non dice una parola in italiano. Questo purtroppo nel processo d’ambientamento non aiuta. Però ci ha mandato un segnale importante dicendoci che anche lui può ritagliarsi il suo spazio. Può ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo. Oggi abbiamo preferito utilizzarlo come punta centrale, ruolo in cui è più semplice spiegare i compiti. In futuro può fare le fortune del Catania anche in categorie superiori. Curiale? Il mal di schiena lo condiziona tanto. Questa settimana ha anche avuto un risentimento muscolare, come Manneh e Bogdan. Abbiamo preferito non rischiarli”.
“Noi abbiamo patito squadre libere di testa, senza assilli. Vedi il Trapani. La Juve Stabia più o meno uguale. Sono venuti a Catania spensierati facendo la prestazione. Ai Play Off troveremo, invece, squadre che necessariamente dovranno fare qualcosina per vincere. Considerando il nostro vantaggio di avere 2 risultati su 3 a disposizione, se si aprono un pochino noi negli spazi qualche danno lo possiamo infliggere. La pressione ci sarà sia per noi che per gli altri”.
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