LUCARELLI: “Lavoro Mental Coach molto utile. Play Off da protagonisti, ne sono sicuro. Rizzo al top. Curiale, ora serve di più. Bravo Lecce, ma episodi decisivi”

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Cristiano Lucarelli

Conferenza stampa di Cristiano Lucarelli a Torre del Grifo Village. L’allenatore del Catania è ottimista in chiave Play Off. Riportiamo di seguito le parole di Lucarelli evidenziate da TuttoCalcioCatania.com:

“Non mi preoccupa niente. Ho solo sensazioni positive perchè abbiamo avuto la possibilità di scaricare e ricaricare. Prepararci bene anche fisicamente, lavorando molto anche sulla testa. Ho fiducia che disputeremo dei grandissimi Play Off. La capacità di un allenatore è individuare e capire che ci sono periodi in cui determinati giocatori stanno meglio di altri. Per esempio nell’ultimo periodo Rizzo ha trovato quella condizione che nella prima parte di campionato, venendo da 6 mesi d’inattività, non aveva. Ora sta bene. Lo si è visto anche negli allenamenti di questi giorni. Soprattutto in quella zona di campo dove continuiamo a riscontrare qualche acciacco fisico purtroppo, giocando ogni tre giorni il ricambio diventa una necessità. Un giocatore con l’esperienza di Rizzo al massimo della condizione è qualcosa da tenere in grande considerazione”.

“Non faremo calcoli. Ai Play Off si giocherà il primo tempo da 90 minuti in trasferta, il secondo in casa. Vogliamo andare ad imporci, provando a dare subito una direzionalità alla qualificazione partendo molto forte. Lavoriamo su questi concetti. A prescindere dall’avversario di turno, abbiamo la forza e la consapevolezza di essere forti. Ho fiducia nei miei calciatori, tutte le avversarie credo vorranno evitare il Catania. Avranno un brivido più grande di noi”.  

“Mental Coach? Sono persone conosciute, con grande esperienza nel settore. Amano definirsi ‘preparatori mentali’, sono parte integrante del nostro staff. Analizzando con loro la nostra annata sono venute fuori delle cose su cui c’era la necessità di lavorare dal punto di vista mentale. In pochissimo tempo sono riusciti ad incassare la fiducia del calciatori, quest’ultimi hanno gradito la cosa ritenendola molto utile. Ci serviva qualcuno di esterno che non avesse vissuto con noi tutte le tensioni della stagione. Devo dire che i ragazzi hanno risposto con grande professionalità ed entusiasmo. Sono convinto che questo lavoro mentale che stiamo portando avanti ci tornerà utile soprattutto nei momenti di difficoltà. Impossibile pensare di non soffrire per raggiungere un obiettivo tanto importante. Ci sarà da soffrire ma, forse, rispetto al passato sapremo mentalmente reagire alle difficoltà anzichè essere travolti come ci è successo in qualche occasione durante il campionato. Stiamo cercando di correggere determinati errori di gestione delle partite, non tralasciando nulla. Con i preparatori mentali abbiamo analizzato i luoghi sensibili che possono in qualche modo averci condizionato in casa. Non vogliamo lasciare niente al caso. Sono previste delle sedute di lavoro specifiche al ‘Massimino’ per superare certe scorie”.

“E’ importante recuperare tutti, averli disponibili prima possibile. Curiale è stato assai determinante nel corso del campionato. Purtroppo è l’unico giocatore che non riesce a lavorare in gruppo da Catania-Rende. Questo, al di là di tutto, ha il suo peso. Ora lui deve fare qualcosa di più per noi. Deve rientrare in gruppo più velocemente possibile, altrimenti dovremo adottare altre scelte e la nostra rosa, comunque, ce lo permette. Io non mi sono mai pianto addosso per l’assenza di nessuno. Siamo forti, la nostra rosa è composta da 25 giocatori molto importanti”. 

“Abbiamo lavorato anche sul 4-2-4 perchè noi possediamo tanti esterni di qualità e, nei momenti di difficoltà, può farci comodo. Il 4-2-3-1? Mai lavorato su questo modulo, ma non è detto che durante i Play Off possa tornarci utile. Possiamo cambiare pelle a gara in corso ma, dico la verità, non mi piace improvvisare. Bisogna lavorarci un minimo, altrimenti si rischia di fare un pastrocchio. In ogni caso preparare qualcosa di diverso rispetto a quanto proposte nel corso della stagione ci può essere d’aiuto”.

“Il 70% dei gol in tutte le categorie avvengono su sviluppi di calci piazzati. Sono importantissimi. Devo dire che difensivamente sono soddisfatto da questo punto di vista, non avendo concesso moltissimo agli avversari in campionato. Forse potevamo qualcosa di più quando i piazzati li abbiamo avuti a favore nostro. E’ anche vero che il Catania ha beneficiato di poche punizioni dal limite”. 

“Non abbiamo mai avuto un vero e proprio periodo di crisi. Nessun crollo fisico o fisiologico. Noi in realtà ci siamo sempre rialzati, anche in situazioni difficili. Soprattutto quando si parlava di cambio di allenatore. I ragazzi hanno sempre reagito. La prestazione con il Rende me la sentivo, avevo fiducia che potessimo chiudere il campionato secondi. Qualche recriminazione ce l’abbiamo, ma il Lecce per tre quarti della stagione è sempre stato in vetta. Nei match ball siamo mancati. Rinnovo i complimenti agli avversari ma gli episodi hanno fatto la differenza. Noi abbiamo vinto quanto loro, la differenza è stata in quattro pareggi. Giocare sempre dopo con l’ansia di vincere ci ha portato a perdere punti. Io sono contento che la mia squadra non si sia mai accontentata, sia in casa che fuori. La nostra mentalità è quella di andare a vincere sempre, ovunque. Qualche episodio sfortunato nelle direzioni arbitrali lo abbiamo avuto, inoltre. Effettivamente siamo stati primi solo per una giornata. Se non siamo arrivati in vetta, io ho certamente tutte le responsabilità”.

“La storia dei Play Off dice che potrebbero essere determinanti giocatori che, magari, nel corso del campionato per vari motivi hanno incontrato delle difficoltà. Caccavallo? Ci auspichiamo che ogni singolo giocatore della nostra rosa faccia la sua parte. Vogliamo arrivare in fondo alla competizione, man mano che proseguiamo il percorso potremmo anche recuperare al 100% gli acciaccati. I Play Off sono un momento importante per la carriera di tutti. Purtroppo la bacchetta magica non ce l’ha nessuno, però se dal punto di vista mentale ci faremo trovare pronti io sono ottimista. Questo deve essere un gruppo che vuole qualcosa che rincorre dal 14 luglio avendo passato momenti di grande difficoltà durante l’anno. Momenti che devono essere diventati per noi un’esperienza forte che ci deve avere insegnato a gestire certe situazioni. Pensate al Frosinone, lì erano pronti per i festeggiamenti ma l’emotività gli ha bloccato le gambe. E’ così per tutte le squadre, chi sarà più bravo a gestire questi momenti secondo me avrà dei vantaggi”.

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