Intervento telefonico prevalentemente incentrato sulla figura del Mental Coach. Parla Pietro Lo Monaco, Amministratore Delegato del Catania, nel corso della trasmissione televisiva ‘Catania Social Club’, su Ultima Tv. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“I Mental Coach stanno lavorando insieme a squadra e staff. Il risultato si vede sempre alla fine, di certo è nata questa esigenza e noi non lasceremo niente d’intentato. E’ una figura che oggi nel calcio moderno ha preso piede. E’ un supporto ulteriore che si dà alla squadra. Purtroppo bisogna prendere atto del fatto che il calcio si sta evolvendo non come espressione di gioco o materia calcistica, ma per la mente e la psiche dei calciatori. Oggi i giocatori sono sempre più in contatto con la gente attraverso vari mezzi di comunicazione. Non è un calcio che mi fa fare grandi salti di gioia, però avere qualcuno che possa stare vicino all’evoluzione mentale dei calciatori può essere utile. Ormai il calcio è diventato uno spettacolo più che una professione, penso a chi sta ore ed ore su Instagram a pubblicare balli e balletti. Il sistema è cambiato. Ai tempi di Baiocco e Spinesi in rossoazzurro, erano loro i Mental Coach del Catania”.
“Quando ti avvicini ad un traguardo, fai tante cose. Ci sono mille passaggi, si cerca di non trascurare nulla per fare in modo che si arrivi all’appuntamento nella maniera più consona e nelle condizioni ideali per poterlo affrontare al meglio. In campionato è stato fatto qualcosa di veramente notevole. Siamo arrivati al punto di fare perdere la testa al Lecce, avvicinandoci al primo posto. Poi gli episodi sono stati decisivi, in particolare nelle partite non vinte contro Juve Stabia e Trapani”.
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