Quante volte, nel corso della stagione, l’Amministratore Delegato del Catania Pietro Lo Monaco ha parlato di Davis Curiale come la rappresentazione di un gattone e di un leone nella medesima persona? Stesse terminologie adottate nei confronti dell’ex attaccante rossoazzurro Maxi Lopez. L’argentino, secondo il parere di Lo Monaco, ha vissuto la carriera rimanendo schiavo del suo personaggio da gossip.
Questo aspetto lo ha rallentato nel processo di crescita facendo spesso prevalere il gattone buono e docile rispetto al leone, simbolo di qualità, virtù e forza fisica. Nel corso dell’esperienza vissuta alle pendici dell’Etna, Maxi Lopez ha parlato fluentemente la lingua del gol venendo gestito in maniera ottimale dalla dirigenza, prima della scellerata amministrazione di Pablo Cosentino che ha prodotto gli esiti tristemente noti.
Adesso Lo Monaco, riferendosi a Curiale, parla di un’analoga tendenza a prevalere del “gattone” sul “leone”. Ma perchè? Evidentemente non bastano i 15 gol all’attivo di quest’anno a soddisfare le pretese del dirigente etneo, malgrado la dimostrazione dell’elevata prolificità del bomber sotto porta. Curiale possiede il DNA del lottatore e del guerriero, ma l’A.D. rossoazzurro è insaziabile.
Chiede un ulteriore salto di qualità alla punta italo-tedesca, come ai tempi del migliore Maxi Lopez. Facendo emergere con più continuità, sul rettangolo di gioco, lo spirito del leone. Il ragazzo ha raccolto lo sprone di Lo Monaco lavorando sodo per allinearsi alla condizione generale della squadra dopo il fastidioso infortunio alla schiena. Perchè ai Play Off il Catania avrà bisogno di un Curiale assolutamente in versione top per fare decollare il Catania.
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