Delusione ed amarezza per qualcosa che poteva diventare realtà e, invece, non si è concretizzato per una manciata di punti. Un vero peccato concludere il girone C a -4 dal Lecce, sapendo di avere sciupato numerose occasioni per avvicinarsi e sorpassare i salentini al comando della classifica. Bastava raggranellare qualche punticino in partite sulla carta più che abbordabili, oppure negli incontri disputati al “Massimino” al cospetto di Juve Stabia e Trapani con una cornice di pubblico straordinaria.
Catania-Rende di fine campionato avrebbe potuto rappresentare un match clou aspettando liete notizie da Monopoli. Invece si è rivelato un confronto utile solo in ottica secondo posto ed in un “Massimino” tutt’altro che gremito. Ma ormai è andata così. Bisogna guardare avanti, non ha senso piangere sul latte versato. Il destino si chiama Play Off ed è qui, adesso, che il Catania si gioca il tanto atteso salto di categoria. Strappare il pass per la promozione dalla porta secondaria è possibile, a questo punto della stagione tutte le squadre partecipanti presentano pregi e difetti.
Alla fine riuscirà a spuntarla chi, probabilmente, saprà mascherare meglio i propri limiti valorizzando qualità ed evidenziando una maggiore brillantezza. Anche con un pizzico di fortuna che, soprattutto in condizioni di assoluto equilibro, potrà venire in soccorso. Il tempo dei rimpianti è finito, la squadra di Cristiano Lucarelli dovrà concentrare energie fisiche e mentali interamente sugli spareggi che avranno inizio a fine mese. Tutti, tifosi compresi, dovranno fare fino in fondo la loro parte. Provando a spingere la formazione dell’Elefante in un terreno molto meno paludoso chiamato Serie B, dopo una stagione lunga e faticosa.
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