Che abbia totalizzato pochissime presenze senza mai giocare titolare nel 2018 è storia nota. Altro aspetto da menzionare è il digiuno di gol che per Andrea Russotto resiste dai primi giorni di novembre. L’attaccante non entra nel tabellino dei marcatori, per la precisione, dal 4 novembre. Data in cui il Catania piegò senza troppi affanni la resistenza del Bisceglie allo stadio “Angelo Massimino”. Decisamente tanto tempo.
Poi gli acciacchi fisici hanno preso il sopravvento, privando il Catania di una pedina importante nello scacchiere tattico di Cristiano Lucarelli. Da qualche settimana però il giocatore romano sta acquisendo un minutaggio sempre maggiore. Contro la Juve Stabia ci si aspettava tanto da lui nell’ottica di scardinare l’attenta difesa gialloblu. Purtroppo però Russotto ha sciupato in malo modo alcune ghiotte opportunità.
Qualche giorno dopo, la notizia della definitiva assoluzione dell’attaccante nell’ambito dell’inchiesta Money Gate è sembrato avergli restituito un pò di serenità. Non è facile emotivamente trovarsi coinvolti in vicende giudiziarie a stagione in corso, soprattutto nella misura in cui non esiste alcuno stralcio di prova. Come effettivamente appurato dalla giustizia sportiva. Sarà un caso ma nella successiva gara disputata con l’Akragas, Russotto ha avuto un eccellente impatto sfiorando il gol in almeno tre circostanze.
Gol che sarebbero stati anche di pregevole fattura ma, per una serie di sfortunate coincidenze, la palla non voleva saperne di entrare. Magari il destino vuole riservare all’ex calciatore del Napoli la gioia di ritrovare la via della rete in occasioni ben più importanti. Chissà che non accada proprio nella prossima sfida di campionato al “Massimino” con il Trapani. Una cosa è certa: Russotto vuole il gol, lo cerca insistentemente. A tutti i costi. Contribuendo a mandare in orbita il Catania.
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