“E’ stato secondo me determinante avere sequestrato tutti i cellulari dei giocatori alle 14.30. Hanno trovato la sorpresa, per non avere informazioni su quel che accadeva sugli altri campi. Volevo veramente che i ragazzi pensassero solo al Catanzaro, come nella prossima gara dovrà esserci solamente la Juve Stabia nella testa”. Così Cristiano Lucarelli, al termine del match di Catanzaro. Pur di isolare la squadra dal contesto esterno, il tecnico livornese ha optato per tale soluzione.
Non sappiamo se lunedì sera, in vista di Catania-Juve Stabia, sarà possibile ripeterla considerando il fatto che Trapani e Lecce, dirette rivali nella corsa al primo posto, giocheranno la domenica. Una cosa è certa: sarà di fondamentale importanza gestire l’ansia che, inevitabilmente, queste situazioni comportano. Meglio ancora tradurre l’ansia in rabbia e cattiveria agonistica da riversare sul rettangolo di gioco.
Con un vantaggio non di poco conto. Il Catania non ha bisogno di fare calcoli vincendo le rimanenti cinque partite. In questo modo la certezza della promozione diretta in Serie B sarebbe matematica. Concentrazione totale sulla Juve Stabia allora, ragionando di gara in gara come se fossero tutte finali di Champions League. E sfruttando la spinta incessante che il “Massimino” assicurerà, privilegio autentico in Serie C.
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