Domenica pomeriggio Catania impegnato a Siracusa con l’Akragas. Ennesima trasferta interdetta ai tifosi rossoazzurri per motivi di ordine pubblico e nuova occasione, per la squadra di Cristiano Lucarelli, di fare punti. Il passo falso interno con la Juve Stabia ha lasciato amarezza e delusione nel gruppo. Rabbia, sconforto e lacrime negli spogliatoi, al termine della partita, ma anche la consapevolezza che il campionato non è ancora finito.
Quattro punti di distacco dal Lecce capolista, nel frattempo il secondo posto riconquistato con un finale di stagione che non permette di dare niente per scontato, con il destino però tornato nelle mani dei giallorossi. Importante che il Catania faccia il proprio dovere a Siracusa, piegando la resistenza di un avversario già retrocesso ma non per questo rinunciatario.
Attenzione all’Akragas che non avrà alcuna intenzione di concedere sconti e scenderà in campo libero mentalmente, determinato a ben figurare contro una delle big del girone C. Il divario in termini di punti tra le due formazioni è piuttosto evidente, ma ricordiamo che il match d’andata non fu affatto una passeggiata. Vinse il Catania 2-0 al “Massimino” con Di Grazia e Curiale nel tabellino dei marcatori. Vero, Ma gli agrigentini crearono più di qualche insidia ai rossoazzurri.
Giocando senza timore reverenziale e con discreta personalità. Fondamentale, allora, non prendere sottogamba l’impegno. Oltretutto al cospetto di un avversario che, storicamente, fuori casa si presenta molto insidioso per il Catania sconfitto tre volte su cinque in gare ufficiali di campionato. Importante tenere alto il livello di attenzione e motivazioni, onde evitare spiacevoli sorprese.
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