Intervistato dal quotidiano La Sicilia, l’ex portiere di Catania e Juve Stabia Francesco Bifera fa un tuffo sul passato e si sofferma sulla partita di lunedì sera al ‘Massimino’. Ecco quanto evidenziato da ‘TuttoCalcioCatania.com’:
“La Juve Stabia, dopo un inizio in chiaroscuro, ha risolto ogni problema ed adesso vola. Il Catania ha tutte le carte in regola per superare il Lecce e vincere il campionato. Componente che farà la differenza lunedì? Il fattore emotivo. La spinta del pubblico sarà fondamentale”.
“Sono stato sempre sincero, con il pubblico, con tutti. Forse è anche per questo che i sostenitori del Catania mi vogliono bene. Piero Cucchi è stato un allenatore carismatico. Ma avevamo una squadra davvero forte. Pareggiammo 0-0 con l’ultima in classifica (il Nardò) e il Messina ci raggiunse in cima. Subimmo una contestazione senza precedenti, ma reagimmo subito e alla fine vincemmo noi il campionato (Serie C2, ndr). Che bel ricordo quello della festa finale”.
“Quando sfiorai la B con la Juve Stabia? A pochi turni dalla fine il presidente esonerò Ferrari perchè eravamo a un punto dai Play Off e chiamò Pasquale Casale (ex Catania) ma perdemmo per un soffio l’opportunità di disputare gli spareggi per la B. Poi il passaggio al Catania? Avevo raggiunto un accordo già durante il mercato invernale. Mi chiamò il ds Mecozzi, che poi ho seguito pure nell’Andria e nella Lodigiani. Perchè non rimasi in rossoazzurro? La società decise di cambiare quasi tutti i protagonisti di quel salto. Peccato, avrebbe comunque costruito un ciclo vincente”.
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