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Catania batte Siracusa 1-0. Basta un gol di Curiale per archiviare la pratica aretusea al “Massimino”. Primo tempo abbastanza soporifero. Sostanziale equilibrio in campo, errori in fase d’impostazione sia da una parte che dall’altra. Solo un paio di ghiotte occasioni per andare a segno costruite dal Catania con Lodi e Ripa. Spazio anche per le proteste rossoazzurre in occasione di un atterramento in area di Aya. Aretusei mai pericolosi negli ultimi metri ma che concedono pochi varchi al Catania.
Nella ripresa invece la squadra di Lucarelli gioca con un altro piglio. Ha costantemente il pallino del gioco, manovrando con maggiore lucidità e convinzione. Il Siracusa, invece, arretra progressivamente il raggio d’azione consentendo ai padroni di casa di guadagnare metri. L’inserimento di Di Grazia e Manneh assicura freschezza al reparto offensivo rossoazzurro, ora più guizzante e meno prevedibile. La spinta continua e costante produce il meritato vantaggio catanese. Nel giro di pochissimi minuti dal suo ingresso in campo, Curiale splendidamente imbeccato da Lodi, con un tocco morbido supera Tomei facendo esplodere il “Massimino” al 25′.
Adesso è tutto più semplice per il Catania, in quanto gli azzurri sono costretti a gettarsi in avanti alla ricerca del pari e, quindi, concedono più di qualcosa ai rossoazzurri. La squadra dell’Elefante non si fa schiacciare nella propria metà campo. Gli assalti finali del Siracusa si concludono con un nulla di fatto. Al triplice fischio dell’arbitro, avvenuto allo scadere dei 5′ di recupero concessi, il Catania può liberare tutta la propria gioia, riscattando la “manita” di Monopoli.
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