Assolto il centrocampista catanese, ex giocatore del Catania, dall’accusa di avere avvantaggiato il clan Vinella Grassi, operante nella città di Napoli, ai tempi in cui militava nell’Avellino. Un forte sospiro di sollievo per il calciatore che rischiava il carcere avendo il pubblico ministero chiesto nei suoi confronti la condanna a cinque anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, accusa ora crollata.
L’Autorità giudiziaria ha ritenuto solo sussistente il reato di frode sportiva (un anno di reclusione con pena sospesa, ndr) verificatosi nelle due partite di calcio 2013/1014 del campionato di serie B, Modena-Avellino ed Avellino-Reggina. Nonostante il netto ridimensionamento delle accuse, la difesa di Millesi comunque proporrà appello in quanto punta alla cancellazione anche delle frodi sportive, onde chiedere la revisione della condanna inflitta dal Tribunale della Federazione Giuoco Calcio che gli ha sinora impedito di intraprendere la carriera di allenatore.
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