L’ex attaccante del Catania Gionatha Spinesi è intervenuto venerdì ai microfoni di ‘Radio Studio Italia’, in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, tornando sullo 0-0 maturato contro la Sicula Leonzio. Si è, inoltre, soffermato ad analizzare la situazione al vertice della categoria ed il momento vissuto dalla compagine etnea in procinto di affrontare gli imminenti incontri di domenica contro la Reggina e, ad appena tre giorni di distanza, sull’insidioso campo di Bisceglie.
“Il Catania ha pareggiato su un campo che non poteva concedere a squadre tecniche di esprimersi al meglio. Più facile, in questi casi, il compito di una formazione che predilige difendersi. E’ pur vero che le gare si vincono su episodi, il Catania ne ha avuti un paio combattendo sul rettangolo di gioco ma doveva osare di più. Certe partite vanno vinte col fioretto, altre invece, come quella di Lentini, col bastone”.
“E’ una corsa a tre per quanto concerne il primo posto. I giochi sono tuttora aperti. Ad inizio gennaio dissi di prestare attenzione al Trapani, squadra rinforzatasi più di tutte sul mercato. La gente mi prendeva per scemo, oggi invece i fatti dicono che avevo ragione. E’ una corsa che sicuramente vede il Lecce favorito. Parlando in termini percentuali direi 40% Lecce, 30% Catania e 30% Trapani per la vetta”.
“Adesso ci si appresta ad una settimana decisiva. Vedendo le prossime tre gare in programma ritengo più agevolato il Trapani sulla carta con due partite in casa decisamente abbordabili e l’Akragas a Siracusa. Il Catania è praticamente obbligato a vincere domenica contro la Reggina, poi andrà a Bisceglie e quella sarà la trasferta più insidiosa ma se vuole vincere il campionato, su un campo totalmente diverso da Lentini, l’Elefante dovrà possedere la capacità d’imporsi. Nel caso del Lecce sarà teoricamente più semplice battere l’Andria, anche se le insidie non mancheranno di certo. Soprattutto a Cosenza non sarà facile per i salentini. Sicuramente la squadra di Liverani perderà ancora qualcosa. Se il Catania riuscisse a fare 9 punti in questo trittico di partite, allora sì che il divario dal primo posto diminuirebbe e, conseguentemente, comincerebbero a subentrare tanti fattori”.
“Il mio gol più bello in maglia rossoazzurra? Quello della promozione in B contro l’Albinoleffe lo menziono tra i più importanti, così come la rete siglata all’Udinese quando fummo dominati dai friulani. Il più bello a Bologna in campo neutro col Milan. Realizzazione che, peraltro, arrivò dopo la nascita di mia figlia e che, gioco forza, non potrei dimenticare”.
“Non mancano gli esempi di squadre che, dopo un consistente vantaggio, hanno perso tanti punti per strada. Vedi l’Alessandria nella passata stagione. Quest’anno il Livorno ha avuto dei problemi, ne ha approfittato il Siena e non quei polli, lo dico a malincuore, del Pisa. Sottil richiede sempre tanta applicazione e ci può stare, comunque, un momento di flessione. Penso ancora oggi che i livornesi restino la squadra da battere nonostante le difficoltà. Nel girone meridionale in parte è successo qualcosa del genere al Lecce. La flessione dei salentini c’è ma il Catania non ne ha mai approfittato finora. Mi auguro che alla fine sia proprio la squadra di Lucarelli a festeggiare”.
“Se oggi dopo 29 giornate di campionato Curiale è a quota 10 gol alle spalle di Saraniti, in vetta con 12 reti nella classifica cannonieri, significa che c’è mediocrità dal punto di vista realizzativo in Serie C. Basti vedere la media realizzativa nelle categorie superiori. Se devi intervenire sul mercato per prendere un attaccante di pari livello, non conviene perchè le punte attualmente a disposizione del Catania stanno facendo bene e sono adatte alla categoria. Ad inizio campionato andava acquistata, magari, una punta da 20 gol. Più difficile farlo a gennaio. Ma, al di là di tutto, la rosa del Catania è la migliore del campionato e pure in prospettiva. Mi auguro che al più presto riesca anche a diventare la squadra più forte”.
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