In vista del confronto Catania-Reggina, abbiamo contattato il collega Giovanni Cimino di “TuttoReggina.com” per sapere qualcosa di più sulla squadra amaranto e conoscere da vicino il proprio punto di vista in relazione al match di domenica ed alla lotta al vertice.
Giovanni, cosa è cambiato in casa Reggina rispetto alla gara d’andata?
“Parecchio. Nel mercato di gennaio c’è stata una rivoluzione, sono andati via 10 giocatori. Adesso la Reggina non gioca più con il 4-3-1-2 ma attraverso il sistema 3-5-2. Prima c’era entusiasmo, ora gli amaranto lottano per non retrocedere avendo perso tante gare in casa e smarrendo sicurezza. E’ cambiata l’atmosfera intorno alla Reggina”.
Ci si aspettava di ottenere qualcosa di più di una salvezza?
“L’obiettivo dichiarato era la salvezza. Anche perchè la Reggina è una squadra molto giovane. Domenica sono scesi in campo sette Under, l’età media è bassissima. Quindi il club è in linea con gli obiettivi prefissati. Ma prima il distacco dalla zona salvezza era abbastanza confortante e si sperava di ottenere qualcosa di più. Poi i risultati in casa sono venuti a mancare e l’unico obiettivo raggiungibile rimane la permanenza in C”.
Fuori casa la Reggina fa registrare prestazioni migliori, come te lo spieghi?
“In trasferta la squadra è più quadrata e attenta, però le recenti sconfitte hanno demoralizzato l’ambiente. E adesso Catania non è la gara più semplice per incamerare punti. Si registrano difficoltà principalmente tra le mura amiche perchè, mancando i risultati auspicati, emerge un clima ostile e la squadra ne risente”.
Che tipo di partita ti aspetti a Catania?
“La Reggina verrà a Catania cercando di chiudersi e puntando su veloci ripartenze. Questo aspetto può rappresentare un problema per il Catania. Poi gli amaranto hanno dimostrato di esaltarsi contro le grandi. Penso a Bianchimano. Sono giovani con motivazioni extra. Mi aspetto una buona partita, ma se il Catania giocasse come il primo quarto d’ora dell’andata la vedrei dura per la Reggina. Se in quella gara il Catania avesse segnato 3-4 gol nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Gli amaranto scenderanno in campo con l’atteggiamento di chi vorrà strappare il punto. Potrebbe essere una gara decisa da singoli episodi. Poi queste partite si complicano se non segni subito. Chiaramente le forze in campo indicano il Catania favorito. Mi aspetto una gara molto difficile per la squadra di Maurizi che dovrà prestare particolare attenzione alla fase difensiva”.
Potenziali protagonisti al “Massimino”, su chi punteresti delle due formazioni?
“I tifosi amaranto sperano in Cucchietti che ha parato di tutto all’andata. Punto anche su Bianchimano, ma deve essere messo nelle condizioni di segnare. Poi dico Marino, tra l’altro catanese e che rappresenterà un’altra importante plusvalenza per la Reggina. Prima o poi lo vedremo giocare in B. Bianchimano ci arriverà sicuramente, in quanto ripartirà dal Perugia. Del Catania temo tanti giocatori, c’è l’imbarazzo della scelta. Su tutti faccio il nome di Curiale. Il classico attaccante che mette in rete anche quei palloni sporchi che, in partite come queste, fanno la differenza”.
Tanti ex della sfida, tra cui Porcino. Come si è lasciato con la Reggina?
“Porcino è cresciuto nel settore giovanile della Reggina. Cozza nell’annata 2014/15 non lo ha voluto perchè giocava col 4-3-3 e, secondo lui, Porcino non era in grado di ricoprire il ruolo di terzino. Poi, dopo alcune esperienze in prestito, è tornato a Reggio rivelandosi tra i principali protagonisti nella passata stagione con Zeman. Aveva il contratto in scadenza, non ha voluto rinnovare, era legato al D.S. Martino e si è fatto attrarre dalle sirene di mercato di club anche di B. Successivamente ha sposato il progetto Catania, una sorta di Serie B per lui. Se migliorasse in fase difensiva, suo grandissimo limite, potrebbe fare molto bene. Lo scorso anno giocava da esterno offensivo sfornando assist e gol. Secondo me quello è il suo vero ruolo. Quest’anno ha fatto il terzino, l’esterno alto, il trequartista, la mezzala. E’ un calciatore molto duttile”.
Chi favorito tra Catania, Lecce e Trapani per la promozione diretta?
“Il Trapani sul mercato di gennaio si è rafforzato tantissimo, prendendo giocatori funzionali soprattutto a centrocampo. In più sta avendo una fortuna incredibile nelle ultime settimane. Se non vi fossero quei 7 punti di differenza, i granata li riterrei in pole per la vetta. Il Trapani ha dimostrato anche a Reggio Calabria di essere una squadra importante. Ha segnato su un fuorigioco netto di un metro e su un corner inesistente, inoltre la Reggina avrebbe potuto segnare altri gol ma la formazione di Calori è diventata molto cinica, pratica. Il Catania possiede la rosa migliore delle tre, ma solo il Lecce può perdere questo campionato. Al momento sta meglio il Trapani, era normale che i salentini accusassero un calo. Se il Catania avesse approfittato dei passi falsi del Lecce… sarà comunque una bella lotta che si deciderà alla fine”.
Che mi dici di Castiglia, neo acquisto di gennaio ed ex rossoazzurro?
“Ancora non è entrato pienamente in forma. Ha avuto dei problemi, anche perchè giocava poco alla Triestina. E’ un calciatore importante ma, fino a questo momento, non ha trovato la propria dimensione. Per lui si è trattato di un ritorno, essendo cresciuto calcisticamente alla Reggina. Ha anche giocato in Serie A”.
Si ringrazia il collega Giovanni Cimino per la gentile concessione dell’intervista.
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