Il Calcio Catania propone l’editoriale del quindicesimo numero stagionale de “Il Catania stadio”, in vista della sfida di campionato Catania – Paganese:
Le ragioni della fiducia
Dopo la gara di Monopoli, il Catania ha reagito ottenendo otto punti nelle ultime quattro gare, per effetto di due vittorie interne ed altrettanti pareggi in trasferta, questi ultimi contro squadre che attraversano momenti positivi, Sicula Leonzio e Bisceglie.
Onestà intellettuale impone di riconoscere che, già nettamente a Lentini ed ancor più mercoledì sera in Puglia, il Catania avrebbe meritato l’intera posta in palio.
Basta contare e considerare le occasioni da rete create.
C’è di più: se sfiori il meritato gol della vittoria all’88° a Lentini ed al 94° al “Ventura”, in quest’ultimo caso superando la rabbia per l’1-1 appena subito, hai anche la prova di un rendimento in fase ascendente proprio nel momento topico, sotto il profilo atletico e sul piano del temperamento, nonché sul piano della gestione della responsabilità e della reazione all’importanza crescente della posta in palio.
Che si tratti di vincere per mettere pressione al Lecce, per distaccare il Trapani o più semplicemente perché in entrambi ed in tutti i casi ciò che serve è sempre e comunque la vittoria, la prima ragione di fiducia è nell’atteggiamento di Biagianti e compagni: il Catania si sta esprimendo da squadra vincente, sicura delle sue doti ma mai presuntuosa.
Emerge, in particolare, il valore del gruppo: siamo arrivati quasi alla fine della stagione e tutti i calciatori della prima squadra sanno e sentono di poter essere decisivi, effetto di una gestione sagace e lungimirante delle rotazioni e delle possibilità da parte di mister Lucarelli, secondo concetti e metodi coerenti da luglio ad oggi.
Aggiungere che, fin dall’inizio della stagione, troppi e/orrori arbitrali penalizzano la nostra squadra del cuore non è vittimismo né ricerca di alibi (che non servono e non servirebbero, ad una formazione in piena lotta per la promozione) ma una semplice fotografia della realtà, scattata anche da testate televisive nazionali in posizione di terzietà rispetto alle società in corsa per la promozione.
Tra grappoli di gol regolari annullati, punizioni e rigori negati nelle partite chiave, calci piazzati fantasiosi a favore degli avversari e fuorigioco dubbi, in occasione dei quali non c’è alcuna minima esitazione nel fermare la corsa rossazzurra verso il gol e la vittoria, al Catania 2017/18, quello che ha inanellato 57 punti in 29 gare, mancano almeno 8-10 lunghezze.
Sudate e meritate.
Tutto ciò deve servire non a recriminare (sempre inutile) ma a fondare fiducia nelle potenzialità del gruppo, che lo merita.
L’amarezza per la vittoria negata deve finire presto, come si dice dalle nostre parti “prima di subito”, e lasciare spazio alla consapevolezza della forza dell’insieme ed alla fiducia, appunto.
Insieme è una parola bellissima.
Dai Catania, dai Catania.
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