Il Catania vince e festeggia con i propri sostenitori un successo che vale il momentaneo secondo posto in classifica. Primo tempo inframmezzato da assoluto silenzio sugli spalti a cori di protesta. La causa? Una serie di diffide inflitte nei confronti di ultras rossoazzurri, a seguito degli incidenti verificatisi qualche mese addietro a Palermo, lungo il tragitto che portava i tifosi del Catania allo stadio “Provinciale” di Trapani.
Il Catania, nella prima frazione, riesce comunque a sbloccare il risultato seppure non entusiasmando. Sembra quasi un allenamento tra le due squadre. Ad inizio ripresa, però, una volta interrotto lo sciopero del tifo s’incomincia a respirare un’aria diversa. Sul campo e sugli spalti. La squadra di Cristiano Lucarelli spinge con maggiore intensità fino a trovare il gol del raddoppio, per poi stringere i denti nel finale quando la Reggina, proiettata in avanti, sfiora un clamoroso pareggio.
I minuti scorrono, sale la tensione ed emerge la paura di vanificare gli sforzi prodotti in precedenza. Provvidenziale, allora, il sostegno dei tifosi nel secondo tempo. Soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà della formazione rossoazzurra. Immancabili, inoltre, a consolidamento di una storica rivalità sportiva con la tifoseria amaranto, gli sfottò indirizzati ai pochi tifosi giunti nel Settore Ospiti da Reggio Calabria.
Cinque i minuti di recupero concessi dall’arbitro, sig. Dionisi di L’Aquila. Il pubblico si stringe ancora di più attorno ai ragazzi di Lucarelli perchè capisce che è il momento di rimanere al fianco del Catania fino all’ultimo secondo di gara. Binomio perfetto tra il Catania ed i suoi tifosi, nessuno molla fino al triplice fischio. La festa è solo rossoazzurra con il consueto grido di battaglia “Catania, fino alla fine” ad archiviare un bel pomeriggio per l’Elefante.
VIDEO TIFO ROSSOAZZURRO SUGLI SPALTI
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