Una sconfitta che fa ancora male. L’amarezza in casa rossoazzurra è tanta, i tifosi faticano a mandare giù un passivo così pesante ed inatteso, il club ha “rinchiuso” i giocatori a Torre del Grifo Village a loro spese. Si pensava che, oltre ad analogo provvedimento, la società effettuasse un cambio alla guida tecnica per dare nuovi input al gruppo nelle prossime partite. Una lunga riunione avvenuta con la squadra ha, invece, sancito la conferma di Cristiano Lucarelli sulla panchina del Catania.
Si cerca di voltare pagina facendo leva sulla voglia di riscatto dei giocatori, chiamati a dimostrare quanto realmente il gruppo sia unito. Il 5-0 maturato a Monopoli è figlio di un periodo di crisi in termini di gioco e prestazioni, ma è probabile che anche le parole di Lucarelli nel noto post gara di Catania-Cosenza abbiano avuto un’incidenza negativa. Inoltre la dirigenza, forse, avrebbe dovuto vigilare di più e meglio durante la settimana che portava alla trasferta monopolitana.
I cinque schiaffi di domenica scorsa sono stati dolorosi, ma potrebbero avere la loro utilità lungo il percorso. Costituendo, magari, uno strumento utile a responsabilizzare tutti. Adesso la rabbia prevale, del resto non capita tutti i giorni di subire un’umiliazione sportiva. Ma il tempo, chissà, potrebbe essere galantuomo. A volte da una cocente delusione si possono porre le basi per un rilancio in grande stile.
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