Venerdì pomeriggio, ai microfoni di Radio Studio Italia, in collaborazione con “TuttoCalcioCatania.com” è intervenuto telefonicamente l’ex difensore del Catania Lorenzo Stovini. Attenzione rivolta all’importanza dei meccanismi in fase difensiva, ad alcune curiosità della sua carriera ed all’attuale lotta tra Catania e Lecce per la conquista del vertice del girone C. Riportiamo di seguito un estratto testuale ed audio dell’intervento radiofonico dell’ex difensore toscano Stovini:
La difesa del Catania si conferma tra le migliori del campionato. Lorenzo, un tuo giudizio sull’importanza che ricopre il reparto difensivo…
“La difesa è un reparto fondamentale. E’ chiaro che deve sussistere una buona coesione tra i vari reparti ma quello difensivo lo ritengo quello primario. Il vecchio detto ‘prima non prenderle’ funziona sempre”.
Rispetto ai tuoi trascorsi in rossoazzurro, reputi che per quanto concerne l’assetto difensivo sia cambiato qualcosa nel calcio a livello tattico o, nel bene o nel male, i principi applicati rimangono i medesimi?
“I principi della difesa rimangono pressochè gli stessi. Ad esempio la marcatura è rimasta invariata nel corso degli anni. Poi magari al corso d’allenatore ti possono insegnare anche altre cose. Sussistendo elementi come la concentrazione, l’attenzione e la determinazione, si possono ottenere determinati risultati. La cosa può cambiare, anche notevolmente, in relazione alla categoria in questione”.
Un tuo ricordo sui vecchi compagni di squadra e chi è stato il tuo compagno di difesa preferito?
“Per quanto riguarda il preferito non sento di potermi esprimere. Ho sempre avuto compagni che possedevano la mia stessa fame. Per salvarsi in Serie A, così come in determinate categorie, è necessario che ci sia gente che abbia voglia. Posseggo tanti ricordi nella mia carriera e posso dire di essermi trovato bene praticamente con tutti. Se c’è la coesione ed il gruppo giusto è possibile raggiungere risultati importanti, anche senza grandi nomi”.
Un difensore a cui ti sei ispirato ed un compagno che avresti voluto in difesa?
“Sarei stato curioso di giocare insieme a Maldini, contro ci ho giocato tante volte! Lui possedeva tutte le capacità per ricoprire qualunque ruolo in difesa, dal centrale al laterale. Come persona e calciatore mi sarebbe piaciuto giocarci insieme. Se, invece, parliamo di attaccanti, da buon fiorentino, direi senza dubbio Batistuta. Anche con lui ci ho giocato da avversario tante volte, purtroppo mai insieme!”.
A quale gol in rossoazzurro ti senti maggiormente legato?
“A prescindere dal fatto che i miei gol si contano sulla punta delle dita, però a Catania ricordo che il primo che segnai in rossoazzurro fu in un Ascoli-Catania. Potrebbe sembrare stupido, però un 2-2 molto particolare per come si è evoluta la partita. All’epoca c’era Pagliuca in porta, se non ricordo male una respinta al colpo di testa di Spinesi, io mi trovavo lì e segnai con un semplicissimo tap-in. Però ricordo anche quello bello contro il Chievo!”.
In campionato il Catania sta duellando con il Lecce, quattro i punti che separano le due compagini in classifica. Secondo te il discorso primo posto, pur essendosi conclusi gli scontri diretti, è ancora aperto?
“E’ un pò difficile. Chiaramente il campionato è aperto, però recuperare quattro punti non è affatto semplice poiché il Lecce sta andando bene. Alla vigilia della 24/a giornata, questa differenza di punti può rivelarsi decisiva. Il Catania non dovrebbe più steccare e il Lecce dovrebbe fare qualcosina in meno affinchè i rossoazzurri possano concorrere per il primo posto fino alla fine”.
Si ringrazia Lorenzo Stovini per la gentile concessione dell’intervista.
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