Venerdì pomeriggio è intervenuto telefonicamente, ai microfoni di Radio Studio Italia ed in collaborazione con TuttoCalcioCatania.com, Armando Pantanelli. L’ex portiere e capitano rossoazzurro si è piacevolmente intrattenuto analizzando il duello al vertice tra Catania e Lecce per il conseguimento del primo posto in classifica che consentirebbe l’accesso diretto alla B. Spazio anche ai ricordi vissuti con le maglie di Catania e Cosenza.
Il Catania, proprio come è stato nella stagione in cui difendevi la porta rossoazzurra in B, sta macinando un buon numero di vittorie esterne. Un tuo ricordo di quel Catania…
“Confermo che quest’anno il Catania sta facendo benissimo in trasferta, bene in casa. Forse proprio tra le mura amiche mancano quei punti che ci permetterebbero di essere a pari merito con il Lecce. Anche in quegli anni disputammo un grandissimo campionato, ottenendo dei buoni risultati fuori casa, ma il nostro vero punto di forza era rappresentato dal fattore Massimino. Tra le mura amiche lasciavamo veramente pochissimi punti agli avversari”.
E’ in grado il Catania di riuscire ad agguantare il primo posto in classifica o, in caso, ai Play Off sarebbe la formazione favorita?
“Secondo me il Catania deve cercare in tutti i modi di arrivare prima perché passare dai Play Off sarebbe un vero e proprio terno al lotto. In tal caso, infatti, si verrebbero a trovare tante squadre agguerritissime e, dunque, la promozione si rivelerebbe notevolmente più complicata. E’ anche vero che, in questo momento, raggiungere il Lecce non è semplicissimo. Occorre stargli col fiato sul collo, non fare passi falsi e cercare di sfruttare ogni singolo inciampo dei salentini”.
E’ davvero più difficile giocare conoscendo già in partenza il risultato dell’antagonista Lecce oppure sarebbe meglio giocare in contemporanea?
“Finora è sempre stato molto difficile perché tutte le volte in cui il Lecce ha fatto un passo falso, noi, sapendolo in anticipo, non siamo riusciti a sfruttarlo. Quindi può darsi che tale aspetto psicologico incida sul Catania”.
Armando, in carriera hai anche indossato la casacca del Cosenza. Che ricordi hai dell’esperienza calabrese?
“Io giocai due anni ottimi a Cosenza con Bortolo Mutti allenatore. Sfiorammo anche in quel frangente la promozione. Si trattò di due annate molto buone che ricordo sempre volentieri. Con me c’era anche Cristian Silvestri, con cui ci ritrovammo successivamente a Catania”.
Da catanese d’adozione quale possiamo definirti, vivendo e lavorando a Catania, secondo te come vive la città questa sfida a distanza con il Lecce?
“Al pubblico catanese bastano 2-3 vittorie consecutive e tutti si fiondano allo stadio, quando invece capitano incontri giocati un pò così che terminano in pareggio allora si demoralizza. Occorre essere bravi a mantenere il morale alto cercando di fare risultato sempre. E’ questa la ricetta per far sì che il pubblico catanese riempia il ‘Massimino’.
Con quali tuoi ex colleghi sei rimasto tuttora in contatto?
“Continuo ad avere rapporti con un buon numero di miei ex colleghi. Vedi Spinesi, Baiocco, Sottil, Silvestri, Stovini, Mascara. Siamo rimasti in ottimi rapporti avendo disputato e vissuto insieme tre anni bellissimi. Gestendo un locale entro in contatto anche con i giocatori attuali e si chiacchiera sempre del momento che attraversa il Catania”.
Come valuti le prestazioni di Pisseri che ha sposato la causa rossoazzurra e vorrebbe conquistare la serie B proprio con i rossoazzurri?
“Ho sempre parlato bene di Pisseri, secondo me si tratta di un ottimo portiere. Desidererei vederlo, come dico da tempo ormai, in categorie superiori. Sappiamo che in C è uno dei migliori, sarebbe bello poterlo vedere in B o anche in A. Intanto sarei felice doppiamente se riuscisse ad arrivare in B vestendo la maglia del Catania”.
Si ringrazia Armando Pantanelli per la gentile concessione dell’intervista.
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