La redazione di “TuttoCalcioCatania.com” ha contattato telefonicamente il collega Davide Abrescia dell’emittente televisiva pugliese Antenna Sud per ricavare qualche informazione in più sulla Fidelis Andria, prossima avversaria del Catania in campionato, e conoscere il proprio punto di vista sulla lotta al vertice nel girone C di Serie C.
Davide, come esce l’Andria dal mercato di gennaio?
“Ha firmato Abruzzese, andriese di nascita. Sulle corsie esterne sono arrivati i promettenti Scalera e Lancini. Importante la conferma di Croce che ha ritrovato il feeling con la piazza. L’Andria ha perso Curcio per motivi contrattuali, facendo registrare comunque una buona plusvalenza. Tartaglia è un giocatore di categoria, ci teneva a tornare ad Andria e rappresenta una garanzia per la categoria ma è un pò fragilino fisicamente. L’Andria può contare su Taurino che proviene dalla Ternana, si è ringiovanita ed esce rinforzata dal mercato”.
Fidelis Andria – Catania segnerà il ritorno allo Stadio degli Ulivi degli ex Maks Barisic e Ramzi Aya. Quale accoglienza riceveranno?
“Barisic è partito molto bene, era uno dei più in palla. Poi con il cambio di modulo è stato schierato in una posizione non sua, non ripetendo le prestazioni d’inizio campionato. Si è incrinato il rapporto con la piazza che non gli ha perdonato alcuni errori sotto porta in gare determinanti. Con Papagni è stato un pò messo ai margini del progetto, pertanto ha preferito andare via a gennaio. Aya, invece, ha lasciato un ottimo ricordo. Credo che i tifosi gli riserveranno un’accoglienza importante condita da applausi, anche perchè lui rifiutò una proposta dalla B preferendo concludere la stagione ad Andria. A fine campionato sposò il progetto Catania per effettuare il meritato salto di qualità”.
Lecce, Catania o Trapani. Chi la spunterà per la promozione diretta?
“Se dovessero parlare solo i numeri non ci sarebbe storia in questo campionato. Da quando è subentrato Liverani, il Lecce ha fatto registrare un rendimento veramente incredibile. La rivale principale è il Catania. I salentini dovrebbero rallentare, il Catania approfittare di eventuali passi falsi ma questo Lecce sembra la Juventus del girone C. Il Trapani lo vedo un pò indietro. Poi sul mercato i giallorossi si sono rinforzati con Tabanelli e Salasi che possono fare la differenza in questa categoria. Hanno preso anche Saraniti. Forse è mancato il trequartista che tanto hanno cercato in Strambelli, ma poi per motivi ambientali la trattativa è saltata. Soltanto il Lecce può pregiudicarsi l’accesso in B. Dopo anni di sfortuna ai Play Off, non voglio esagerare ma la formazione di Liverani potrebbe già avere un piede in B. Poi sappiamo che il campionato è lungo, ma nella costanza dei risultati questo Lecce sembra inarrestabile. A Rende ha vinto da grande squadra e con un gruppo di altra categoria. La costanza nei risultati farà la differenza, arriverà in fondo chi farà meno passi falsi. Ci sono ancora tante gare insidiose da giocare. Quattro punti non sono un divario incolmabile per un Catania che può tenere il passo del Lecce”.
Ambire ad una salvezza tranquilla è una possibilità concreta per la Fidelis?
“Non credo che la Fidelis Andria possa raggiungere una salvezza tranquilla, ma sicuramente più alla portata. Gli andriesi vengono da una striscia di tre risultati positivi che fanno capire come la squadra sia in salute. Con Papagni ha ritrovato quella solidità venuta a mancare nella gestione Loseto. Papagni ha registrato la difesa, ricollocato i giocatori nel proprio ruolo cercando di farli rendere al meglio delle loro possibilità. L’Andria si può salvare in maniera abbastanza agevole ma non tranquilla”.
Quali saranno le insidie maggiori per il Catania ad Andria?
“Il fattore campo perchè il ‘Degli Ulivi’ è un fortino, classico campo di provincia, stretto, in cui gli avversari possono morderti le caviglie, dare pressione. L’Andria con il 3-5-2 o 3-4-3 riesce a coprire molto bene il campo, è squadra abbastanza solida a cui non è semplice fare gol. Il Catania dovrà assicurarsi di sbloccare quanto prima il risultato perchè, con il passare dei minuti, potrebbe diventare una gara rognosa. Io credo che sarà una partita nervosa, decisa dagli episodi, da situazioni su palla inattiva, poco spettacolare”.
Quali giocatori nelle rispettive squadre potrebbero incidere in misura determinante?
“Le palle inattive di Lodi possono fare la differenza, oppure una sua verticalizzazione al posto giusto ed al momento giusto. La partita si giocherà molto sul filo di lana. Lodi può essere il calciatore decisivo nello scacchiere di Lucarelli. Se dovessi puntare sull’Andria, credo che Lattanzio sia il più in forma e determinante. Ma anche Croce, uno di loro. Lattanzio ha un sinistro interessante, può fare la differenza perchè ha trovato la sua dimensione in Serie C. All’inizio era stato un pò beccato dal pubblico, adesso è senza dubbio uno dei punti fermi della squadra di mister Papagni”.
Quale formazione potrebbe opporre la Fidelis Andria al Catania?
“Tartaglia ed Abruzzese non sono ancora pronti. Contro il Catania non ci sarà nemmeno Rada che ha rescisso il contratto. Colella non è al top, out Nadarevic che ha lavorato in differenziato. Maurantonio in porta; penso Quinto, Celli e Tiritiello a completare il reparto arretrato. Scalera credo sulla destra, a sinistra uno tra Lancini e Di Cosmo; al centro dovrebbero giocare Esposito, Piccinni e Matera; in avanti, invece, vedo favoriti Lattanzio e Croce”.
Si ringrazia Davide Abrescia per la gentile concessione dell’intervista.
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