Il ritorno in Italia di Walter Mazzarri è stato accolto con particolare curiosità dal tecnico del Catania Cristiano Lucarelli e dal proprietario rossoazzurro Antonino Pulvirenti. Quest’ultimo, infatti, lo assunse ad Acireale nel pomeriggio di settembre del 2001, quando Mazzarri lasciò le giovanili del Bologna per accettare la sua prima vera panchina. Pulvirenti rimase colpito dalla tenacia e capacità di rispettare i ruoli, di creare con i giocatori un rapporto esclusivo. Quasi un tutt’uno. Dello stesso avviso Lucarelli, che fu allenato proprio da Mazzarri ai tempi di Livorno. “Per difendere i suoi ragazzi farebbe e direbbe di tutto. Dà l’impressione di essere un burbero, perché dell’ambiente del calcio non si fida, dice che girano troppa ipocrisia e rapporti d’interesse – le parole di Lucarelli su di lui a La Stampa – Per questo non ha molti amici, gli piace stare in disparte. Nessuno gli ha mai regalato niente, anzi ha sempre ricevuto di meno. Non ha mai vinto la Panchina d’oro, malgrado l’avesse più volte meritata: è sempre andato oltre gli obiettivi d’inizio stagione, però pochi lo riconoscono. Sono pronto a scommetterci: esploderanno presto e il Toro tornerà a volare. Ci sentiamo spesso, siamo diventati amici”. Vedremo se davvero Mazzarri riuscirà a far meglio di Sinisa Mihajlovic sulla panchina granata.
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