Prime parole da allenatore del Crotone per Walter Zenga che, in parte, ricorda anche l’esperienza vissuta anni fa sulla panchina del Catania. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Ringrazio il Crotone per avermi dato una grandissima opportunità. Nelle ultime stagioni non ho trovato della situazioni particolarmente brillanti. Qui invece trovo una famiglia, una famiglia abituata a lottare e che ha una grandissima voglia di mantenere la categoria, tifosi caldissimi che vogliono ritrovare entusiasmo ed aiutare la squadra. Prometto che ci alleneremo con grande scrupolo e normalità, perchè nel calcio non s’inventa niente. Per 90 minuti e oltre lotteremo su ogni pallone trascinando il pubblico. Ringrazio, da collega, Nicola perchè ha fatto cose straordinarie. Io sarei felicissimo di ripetere la sua impresa. E’ la mia speranza. Io posso fare poco dal punto di vista tecnico-tattico, ma sicuramente potrò parlare alla squadra e trasmettere determinati concetti ai giocatori con entusiasmo, passione e voglia”.
“All’estero ho ampliato il mio bagaglio di conoscenze tecniche, umane e professionali. Oggi posso vantarmi di parlare quattro lingue. Mi sono sempre piaciute le sfide in carriera. Ho amici ovunque, in Italia ed all’estero. Ho ricevuto tanti messaggi di ex società in cui ho lavorato. Un allenatore è vincente anche se porta una squadra anonima avanti nella Champions Leagua asiatica, oppure in quattro mesi lancia dei giovani di 18 anni, o magari perde una finale ma a testa alta. Le due salvezze in Serie A ottenute a Catania le reputo due vittorie. Soprattutto perchè il Catania arrivava da una permanenza al cardiopalma col Chievo sul campo neutro di Bologna. L’anno dopo ci salvammo con la Roma all’ultima giornata a 5′ dalla fine. Poi arrivò la permanenza in A con sei 6 giornate d’anticipo. Lì iniziò il ciclo del Catania che ha portato in panchina, successivamente, personaggi come Simeone, Mihajlovic e Montella”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***