ESCLUSIVA – Tarantino: “Catania, Lucarelli mossa azzeccata e Curiale sprecato per la C. Sono palermitano, ma…”

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Pietro Tarantino

Attuale allenatore del Caccamo, Pietro Tarantino, ex calciatore di Catania e Casertana, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com. Tarantino resta dell’idea che il Catania possieda tutte le carte in regola per centrare la promozione. Di questo ed altro si è soffermato, ricordando molto volentieri anche un episodio che lo vide protagonista contro il Palermo, squadra della sua città.

Pietro, da ex Catania e Casertana quale risultato ti aspetti tra le due squadre al ‘Massimino’?
“Io ho indossato anche la casacca della Casertana, ma contro il Catania faccio il tifo per i rossoazzurri. Lo dico da siciliano e per il fatto che per me Catania è stata quasi una seconda casa. Ho vinto un campionato alle pendici dell’Etna dopo tanti anni difficili per la squadra. Sono rimasto molto legato ai colori rossoazzurri, trovandomi benissimo. Ho fatto un buonissimo campionato anche a Caserta segnando tanto, ma purtroppo a causa di vicissitudini societarie siamo andati tutti via a marzo”.

Novembre 1997, Palermo-Turris. Cosa ti ricorda questa partita?
“In C1 giocavo nella Turris. Venne espulso Visconti al 94′, m’improvvisai portiere e riuscì a parare un calcio di rigore. Io, alto 168 cm. Assurdità del calcio. Provai un’emozione unica. Quell’anno potevo militare nel Palermo ma non mi hanno voluto, fu una bella soddisfazione e rivincita per me. Parai il rigore a Scarafoni che era infallibile da cinque anni dal dischetto. Al termine di quella partita feci anche esonerare mister Arcoleo. A parte gli scherzi, i tifosi del Palermo ce l’avevano più con me quando giocavo nel Catania che per quell’episodio. Purtroppo non ho mai avuto un buon feeling con la tifoseria rosanero perchè ho spesso giocato con squadre calcisticamente rivali. Ma io ho effettuato scelte professionali, pensavo alla mia carriera. Ancora oggi che alleno il Caccamo mi considerano più catanese che palermitano (ride, ndr)”. 

Anni fa tante squadre siciliane militavano in Serie A. Secondo te sono lontani i tempi affinchè si riproponga tale scenario?
“Mi farebbe piacere se il Palermo vincesse il campionato di B e che il Catania facesse altrettanto, auspicandomi anche il salto di categoria del Trapani. Sarebbe bello per la Sicilia, così come vedere tante formazioni siciliane nella massima Serie. Secondo me dal punto di vista societario Catania e Trapani forniscono maggiori segnali di solidità rispetto al Palermo, ma mi auguro che la situazione debitoria si risolva nel club rosanero”.

Il Catania è ripartito in campionato senza punti di penalizzazione. Quanto incide questo aspetto e quali sono i punti di forza dei rossoazzurri?
“Ripartire con punti di penalizzazione non è mai facile per nessuno. Invece quest’anno il Catania affronta le gare con spirito ben diverso. La squadra ha dato segnali importanti dimostrando di sapere vincere sia in casa che fuori. Se avesse vinto qualche partita in più tra le mura amiche la classifica sarebbe stata anche migliore. Il Lecce, invece, non ha ancora steccato in casa ma prima o poi toccherà anche i salentini. Chissà che non succeda proprio contro il Catania. E’ significativo, poi, che i rossoazzurri abbiano una difesa difficilmente perforabile. Vedo sempre il Catania favorito per la promozione in B. L’ho sostenuto ad inizio stagione e lo penso ancora. E’ la società più attrezzata del campionato e adesso può rosicchiare altri punti al Lecce”.

Quanto è importante, per il Catania, la figura di Cristiano Lucarelli?
“Ho sempre sottolineato l’importanza di prendere le difese di Lucarelli. E’ il profilo perfetto per la piazza di Catania, un ex calciatore motivatissimo e con tanta voglia di fare. Il club ha fatto una grandissima scelta. Lucarelli conosce molto bene gli spogliatoi. Mossa azzeccatissima di Lo Monaco, da grande conoscitore di calcio quale è”.

Che giudizio mi dai sul bomber Davis Curiale?
“Lo conosco bene. E’ un ottimo giocatore, sprecato per la Serie C. Sono sicuro che tra qualche anno lo vedremo in palcoscenici ben diversi. Se lo merita ed è quanto meriterebbe il Catania”.

Si ringrazia Pietro Tarantino per la gentile concessione dell’intervista.

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